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ARMI IN PUGNO 22_7_10 2-09-2010 11:53 Pag<strong>in</strong>a 134<br />

ARMI IN PUGNO<br />

La bella vita<br />

Tutto poteva sospettare la signora Rosa, tranne che quei<br />

soldi sarebbero stati la genesi della sua morte e di quella<br />

di suo marito. La vera provenienza del denaro, paradossalmente,<br />

era la cosa più pulita di tutta la vicenda: arrivava<br />

da un regolarissimo prestito bancario. Un prestito di<br />

ventiquattro milioni di lire chiesto dall’amico Giorgio<br />

Carbogn<strong>in</strong>, per il quale aveva garantito il suo datore di lavoro.<br />

Soldi, che servivano per acquistare una Lancia Delta<br />

«usata, ma come nuova».<br />

Il padre di Giorgio si era opposto però a quella follia, <strong>in</strong>timandogli<br />

di restituire immediatamente il denaro. Giorgio<br />

aveva perciò r<strong>in</strong>unciato all’auto, ma non ai ventiquattro<br />

milioni, che aveva sperperato con l’amico Pietro. Inevitabilmente<br />

si era però presentato il grosso problema di<br />

come fare per renderli. «Non ti preoccupare», l’aveva<br />

rassicurato Pietro, «ci penso io». Come Staccando un<br />

assegno rubato a sua madre, della quale aveva falsificato<br />

la firma. Risolto un problema, se n’era però aperto un altro:<br />

cosa fare quando sarebbe arrivato a casa l’estratto<br />

conto e sua madre avrebbe visto quell’uscita di ventiquattro<br />

milioni<br />

Non restava che elim<strong>in</strong>are sua madre. Anzi, anche suo padre<br />

sarebbe morto, così avrebbe potuto mettere le mani<br />

sull’eredità. Complice, il solito Giorgio. L’<strong>in</strong>affidabile, pavido<br />

e cagasotto Giorgio, che anche questa volta aveva fallito.<br />

Il piano prevedeva che i signori Maso sarebbero stati<br />

colpiti <strong>in</strong> garage al rientro dopo una cena, ma all’ultimo<br />

momento Giorgio si era tirato <strong>in</strong>dietro. Pietro, però, aveva<br />

ormai maturato l’irrevocabile decisione di sterm<strong>in</strong>are la famiglia<br />

e, con o senza Giorgio, ci sarebbe riuscito.<br />

«Conducevo una vita brillante», cercò di spiegare dopo il<br />

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