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Il natural desiderio di sapere - Pontifical Academy of Sciences

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110DEL NATURAL DESIDERIO DI SAPEREgiori, e l’aiuto successivamente d’altri che mantenghino senza <strong>di</strong>strattione,<strong>di</strong>sturbo, bisogno o patimento alcuno; anzi, essendo tutto il lavoro dellamente, doverebbe il corpo <strong>di</strong> maniera esser provisto d’altri che il buonostudente quasi si scordasse d’haverlo né per altro se ne accorgesse che perle sensationi che servono all’intelletto. Oratio sentiamo che <strong>di</strong>manda:sit bona librorum et provisae frugis in annumcopia: neu fluitem dubiae spe pendulus horae. 31Ve<strong>di</strong>amo qui esclusi gl’infermi e poveri, gl’occupati in negotii necessari,li soli, et in somma tutti li mal provisti <strong>di</strong> maggiori, <strong>di</strong> compagni, d’alimenti,<strong>di</strong> facoltà, che pur sono innumerabili, e prima <strong>di</strong> tutti quelli chehanno più breve vita. 32Né creda alcuno che tutti li maggiori e padri e zii, a chi spetta l’inviamentode’ giovani come vecchi e prudenti, habbiano pensiero d’applicarlialla virtù, poiché molti non possono, molti non se ne curano, e moltianco impe<strong>di</strong>scono totalmente, e suole trovarsi anco in molti tal intentioneche, se sono ignoranti, non vogliono che i successori sappiano più <strong>di</strong>loro, e se sono dotti non vogliono che li vengano pari; dove che, per il contrario,doverebbono, se hanno la virtù, conoscendo il pregio <strong>di</strong> quella,tanto più desiderarla nelli suoi e procurarseli imitatori; e, se ne sono privi,o<strong>di</strong>ando il proprio mancamento, tanto più premere che non sia nelli suoisuccessori; ma, in somma, declinando al peggio, o non vogliono provederliperciò delle cose necessarie o, troppo indulgenti alle giovenili inclinationi,non vogliono usar quella dolce et utile violenza che li <strong>di</strong>stacca dalvitio et impiega alla virtù. Posso <strong>di</strong>r per dannosa esperienza 33 essersi trovati<strong>di</strong> quelli che non solo non hanno voluto provederci o spingerci i suoiminori, ma anco hanno procurato <strong>di</strong>stoglierli con ogni sforzo dalla volun-31 “Possa avere io in abbondanza libri e frumento per tutto l’anno; né debba rimaneresospeso nell’attesa <strong>di</strong> un ora incerta”: Epist., I, XVIII, vv. 109-110.32 Per questo passo cfr. la celebre tesi <strong>di</strong> Aristotele, Metaf., I, 2, 982b 21 ss.33 Tutto questo brano in effetti accenna alle notevoli <strong>di</strong>fficoltà giovanili incontrate dalprincipe, in particolare dovute al padre, nel perseguire il proprio ideale <strong>di</strong> conoscenza.

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