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Il natural desiderio di sapere - Pontifical Academy of Sciences

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62FEDERICO CESI, LA PRIMA ACCADEMIA, L’UMBRIAE nelle Tabulae phytosophicae, primo abbozzo, come già si <strong>di</strong>ceva, <strong>di</strong>un’enciclope<strong>di</strong>a <strong>natural</strong>istica, Cesi annota, riferendosi a quelli che eglicon affetto chiama “nostrae Umbriae agri”:“Ma quella terra che, per molto onore <strong>di</strong> piante e grazia <strong>di</strong> cultura,per la configurazione generale dei fiumi, dei monti e <strong>di</strong> tutto quantoil suolo, sparso <strong>di</strong> città, <strong>di</strong> castelli, <strong>di</strong> ville, <strong>di</strong> casolari, risplendeper insigni, ammirabili spettacoli <strong>di</strong> Natura e d’Arte, è essa la vallefamosa dell’Umbria che, prolungandosi da Perugia per Assisi eFoligno, si chiude a Spoleto, sulla cui parte <strong>di</strong> mezzo, volta verso lavetusta properziana Bevagna, dominano siffattamente le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> villeggiaturadel mio casato che, nelle gran<strong>di</strong> giornate <strong>di</strong> luce, tuttaquanta possiamo misurarla e raccoglierla con lo sguardo”. 88E questo luogo, così mirabilmente descritto, ha avuto una influenza sullaeducazione sentimentale e culturale <strong>di</strong> Federico Cesi, sulla sua stessa idea<strong>di</strong> ricerca ricca e aperta, fondata sul <strong>di</strong>alogo e sulla comunicazione, sull’attentaosservazione della natura. 89Quanto veniamo affermando, trova una sua prima e imme<strong>di</strong>ata giustificazionegià a partire da una semplice riflessione sulle ra<strong>di</strong>ci del casato Cesi,in una parola sulle origini umbre <strong>di</strong> questa gloriosa famiglia. 90 Se, infatti, iCesi hanno avuto il loro periodo <strong>di</strong> massimo splendore, riuscendo a conquistareuna posizione <strong>di</strong> alto prestigio, a partire dalla metà del 1400, e poi perdue secoli circa, soprattutto nell’ambiente romano e papale, attraverso l’accumulo<strong>di</strong> cariche – ben cinque esponenti della famiglia assurgono in questoperiodo al soglio car<strong>di</strong>nalizio –, <strong>di</strong> benefici, <strong>di</strong> proprietà, la creazione <strong>di</strong>residenze a Roma e nel Lazio, la partecipazione alla costruzione <strong>di</strong> chiese el’allestimento <strong>di</strong> cappelle familiari in alcune tra le più importanti chiese <strong>di</strong>Roma, l’istituzione <strong>di</strong> legami, attraverso un’oculata politica matrimoniale,con le maggiori famiglie del tempo (Orsini, Colonna, Caetani, Borromeo,ecc.), essi, in realtà, prendono il nome dal luogo <strong>di</strong> origine, cioè dal piccolocentro umbro situato tra Terni e Acquasparta. I Chitani o Equitani <strong>di</strong> Cesi,è stata una delle poche famiglie illustri umbre che, trapiantatasi a Roma nel88 F. Cesi, Tabulae phytosophicae, ed. a cura <strong>di</strong> R. Pirotta, Roma 1904, tav. 9, p. 37; latraduzione italiana da G. Gabrieli, Federico Cesi Linceo nella sua “Aba<strong>di</strong>a angelica” pressoNarni, cit. p. 148.89 Ibid.; e cfr. anche D. Freedberg, The Eye <strong>of</strong> the Lynx, Chicago 2002, p. 66 e 69.90 Per quanto segue ci riferiamo al sintetico ma puntuale: G. Sapori, I Cesi e il Palazzo<strong>di</strong> Acquasparta, in G. Sapori, C. Vinti, L. Conti, <strong>Il</strong> Palazzo Cesi <strong>di</strong> Acquasparta e la rivoluzionescientifica lincea, Perugia 1992, pp. 17-38. Sul tema si veda, oltre alle in<strong>di</strong>cazioni precedentementedate, anche: E. Martinori, Genealogia e cronistoria <strong>di</strong> una grande famigliaumbro-romana: i Cesi. Con introduzione e appen<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Giuseppe Gabrieli, Roma 1931.

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