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Il natural desiderio di sapere - Pontifical Academy of Sciences

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116DEL NATURAL DESIDERIO DI SAPEREnemeno sappiano per sé stessi, se però non vogliamo che il <strong>sapere</strong> sia l’intenderequelli belli termini che sì spesso s’intonano nelle scuole.Quanto noce ancora e fa restare in<strong>di</strong>etro il trascurare sì belle e buonecomo<strong>di</strong>tà 45 che, particularmente in questo nostro secolo, habbiamo perben stu<strong>di</strong>are et il non sapersene o potersene valere! È gran<strong>di</strong>ssimo veramenteil campo del <strong>sapere</strong>, grande per la copia delle contemplationi egrande per la copia delle lettioni; 46 né pensi alcuno senz’aiuto e commo<strong>di</strong>tàpoter far gran pr<strong>of</strong>itto raccogliendosi una machina vasta <strong>di</strong> materiein<strong>di</strong>geste nella mente o pur legendo et aggirando ogni cosa, per valersi poi<strong>di</strong> quello che faccia al proposito. Ci sono gl’in<strong>di</strong>ci e repertori copiosissimi,<strong>di</strong>ttionari, lessici <strong>di</strong> tutte le pr<strong>of</strong>essioni, sono <strong>di</strong>gesti 47 li migliori scrittoriin luoghi comuni. Vi sono le raccolte <strong>di</strong> fiori, <strong>di</strong> sentenze, d’attioni, etheatri e poliantee e giar<strong>di</strong>ni et <strong>of</strong>ficine varie; 48 vi sono le biblioteche checi danno tutti i libri letti e giu<strong>di</strong>cati, o li vogliamo per or<strong>di</strong>ne dell’autori,o delle materie; vi è il methodo e l’arte istessa sinoptica che, con i suoitipi, ci rappresenta insieme e le materie tutte e le loro <strong>di</strong>pendenze, congiontioni,<strong>di</strong>visioni et unioni et con<strong>di</strong>tioni tutte, 49 come particolarmentenel nostro Specchio della ragione 50 habbiamo noi procurato porre il tuttoavanti agl’occhi del contemplante, acciò in un istesso tempo e la memoriapiù viva e l’ingegno più acuto e svegliato e padrone delle cose propo-45 Mezzi, opportunità.46 Contemplationi e lettioni nel senso rispettivamente <strong>di</strong> speculazioni e opere scritte.47 Raccolti.48 Si tratta <strong>di</strong> varianti della forma antologica, secondo un preciso atteggiamento culturaledell’epoca. Una poliantea è esattamente un florilegio.49 È anche questo un importantissimo tema della cultura coeva, che trova numerosiriscontri nell’opera <strong>di</strong> Cesi, come egli stesso subito osserva. La terminologia mnemotecnicaqui adoperata in<strong>di</strong>ca tutt’altro che genericamente vari mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> legami e separazioniall’interno dello scibile e all’interno della natura stessa, compresa ed assimilata, dunque,grazie a questa tecnica che riflette e scopre l’or<strong>di</strong>ne vigente in essa. L’argomento è assai stu<strong>di</strong>ato:si veda almeno il classico <strong>di</strong> P. Rossi, Clavis universalis, Milano – Napoli 1960.50 Lo Speculum rationis, su cui cfr. G. Gabrieli, L’orizzonte intellettuale e morale <strong>di</strong>Federico Cesi illustrato da un suo zibaldone ine<strong>di</strong>to, in Contributi, pp. 29-77, a pp. 30-35.

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