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Il natural desiderio di sapere - Pontifical Academy of Sciences

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50FEDERICO CESI, LA PRIMA ACCADEMIA, L’UMBRIAaffezionarsi “più ad un autore”, “più ad una setta che ad un’altra”, procedendo“sempre avanti col proprio intelletto filos<strong>of</strong>ando con ogni sincerità,senz’alcuna passione che possa alterarne nel ritrovamento del vero”, masoprattutto impegnandosi in un lavoro contemporaneo <strong>di</strong> riflessione teoricae <strong>di</strong> ricerca sperimentale.<strong>Il</strong> <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Cesi si volge poi, con accenti moderni e nuovissimi, alladelineazione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> ricerca scientifica basato sulla <strong>di</strong>sponibilitàdei mezzi e sulla collaborazione collegiale fra gli stu<strong>di</strong>osi. Sarà infattiun luogo adatto alla ricerca quello che <strong>di</strong>sporrà <strong>di</strong> “compite librarie”, <strong>di</strong>“stampe pronte e sicure”, <strong>di</strong> mezzi per “sperimentare e perigrinare or<strong>di</strong>natamente”.Tutto questo comunque non basta, perché il ricercatore confidanell’“aiuto continuo de’ maggiori e collegi”, negli “aiuti dei compagni”i quali comunicheranno da una parte i risultati delle proprie ricerchema soprattutto“con una continua, amica e fedele conferenza ne correggeranno,raffinaranno, arricchiranno i pensieri e ne risvegliaranno <strong>di</strong> nuovi,giovando sempre e con il consiglio e con l’aviso, significandocianco sempre quanto occorresse in qualsivoglia luogho nella materialitteraria o <strong>di</strong> nuove osservazioni o strumenti o compositioni oaltri come se fussino per tutto presenti”. 69Per Cesi, oltre ai mezzi, sono le qualità morali e la spiritualità dei componentia qualificare la ricerca: il “laborioso e duro essercitio” della ricerca,le costanti fatiche che essa comporta, avrà i suoi “frutti” più dolci nonnell’acquisto “dell’honori e <strong>di</strong>gnità”, “<strong>di</strong> gra<strong>di</strong> e cariche”, ma nel ricordo <strong>di</strong>questo lavoro in comune in cui una sana invi<strong>di</strong>a mette i componenti inuna situazione <strong>di</strong> emulazione che fa nascere “scintille <strong>di</strong> speranza <strong>di</strong> gloriaper tutti”. 70A questo punto il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Cesi abbandona la puntualità delle in<strong>di</strong>cazionimetodologiche, si fa più intimo e commosso nella esaltazione dell’amicizia,della fraterna unione in cui l’ “emulazione” in queste “congregationi”,“comparationi”, “ragunate” non è affatto <strong>di</strong> danno ma stimola alla “concorrenza”non gelosa dei successi altrui. Qualsiasi rapporto <strong>di</strong> ricerca comunitariadovrà ban<strong>di</strong>re “ogni controversia fuori che <strong>natural</strong>e, e matematica”,dovrà sempre sottostare al “vincolo d’amicitia e corrispondenza <strong>di</strong> buonavolontà”. 71 Siamo al culmine della spiritualità lincea dove l’ideale della ricer-69 Infra, p. 130.70 Infra, p. 132.71 Infra, pp. 138, 144.

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