Alberto Vacca - Il dossier Silone

In Romania, la repressione contro i comunisti iniziò ancora prima
che in Francia, Belgio e Italia, con la celebrazione, nel primo semestre
del 1922, del processo nei confronti di 271 imputati, accusati di intelligenza
col nemico.
A queste vicende giudiziarie fa riferimento la prima parte del documento.
La seconda parte, invece, tratta una serie di argomenti sui quali
Quaglino era solito aggiornare periodicamente la questura romana e il
Ministero dell’Interno. Essi riguardano l’organizzazione interna del
PCd’I; le riunioni dei suoi organismi direttivi; l’azione di propaganda
svolta dai suoi dirigenti e militanti, con dettagli relativi anche alla loro
vita privata; i rapporti con i rivoluzionari russi; le fonti di finanziamento
della struttura organizzativa e della stampa; i mezzi illegali utilizzati
per la falsificazione dei documenti e i passaggi della frontiera.
Le correlazioni esistenti tra le persone e i fatti a cui si riferiscono le
relazioni dell’informatore della questura romana e i rapporti di 300 HP
emergono con chiarezza dalle tavole sinottiche ad essi relative.
2.1 Correlazioni relative a persone
Nel documento redatto a Genova nell’aprile 1923, l’informatore cita
66 persone, appartenenti quasi tutte al movimento comunista. Va rilevato
che 26 di esse ricorrono anche nelle relazioni fiduciarie di 300 HP.
Nelle relazioni dell’informatore della questura romana si fa riferimento
complessivamente a circa 150 persone, mentre nei rapporti di 300
HP a circa 100. Ebbene, le persone a cui si riferiscono entrambi gli informatori
sono oltre 50. Tra queste vi sono tutti i dirigenti del partito
comunista italiano, la maggior parte dei quali è conosciuta personalmente
da Quaglino. Nella tavola seguente sono riportati in blu i nomi
presenti sia nelle relazioni dell’informatore della questura romana sia
nei rapporti di 300 HP.
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