Alberto Vacca - Il dossier Silone

Nizza 8 Novembre 1932
Ing. Alfredo QUAGLINO – Fu l’autore di un libro intitolato “Chi sono i
deputati socialisti della XXV^ Legislatura”. Finito di scrivere nel dicembre
1919 contiene la biografia dettagliata e completa dei 156 deputati eletti e fu
edito il 15 gennaio 1920 dalla Tipografia Artale Via Ospedale 8 Torino.
Nello stesso anno, egli travestito da soldato riusciva ad attraversare la Polonia
e penetrare in Russia ove vi rimaneva due anni, prendendo parte attiva
agli atti sanguinosi della rivoluzione. Rientrava quindi in Italia, ove vive tuttora
un suo fratello ex anarchico, che subì lungo tempo la prigionia per
l’affare del Diana – ed altri. Dopo l’avvento Fascista emigrò nuovamente e
visse lunghi periodi di tempo, in Germania, Inghilterra e Francia. Pure insistendo
di non occuparsi da vari anni di politica durante il predetto periodo
ebbe come amici di tutti i giorni gli ex compagni emigrati. A Londra fu con
Rondani, a Parigi particolarmente con Vincenzo Nitti, Rosselli e Pallante
Rugginenti. Da due anni è Juan les Pins ed afferma che la sua casa continua
ad essere il punto di “riposo” di tutti gli esuli che passano sulla costa. Tutti
insistono perché egli ritorni nella lotta, ma il suo rifiuto sarebbe sempre categorico
per tutti pur mantenendo intatte le sue primitive idee.
Le accennate indagini svolte nei locali più equivoci ed eclettici di Montecarlo
e Cannes hanno dato esito per ora negativo. Vi è dunque ragione per
ritenere anche considerando quanto scritto il 4 corrente e risultato dai successivi
rapporti personali con lui intervenuti che non sia un pederasta. A
meno che si tratti di un “isolato” ma in tal caso non avrebbe, né potrebbe
avere delle “manifestazioni” in quanto la sua amica convivere quasi ininterrottamente
con lui.
E’ indubbiamente una persona interessante. Non so se lo sia altrettanto
come “soggetto” perché ha l'aria di fare vita molto ritirata e tranquilla e di
avere solo relazioni di affari o di carattere mondano. Anche l'origine del suo
denaro pare più che lecito in quanto avrebbe ereditato dal padre una fortuna
notevole in parte composta da un lussuoso stabile in Torino da lui venduto
a certo Comm. Viglietta, recentemente deceduto.
La prima volta che fui da lui, ho volutamente dimenticato sulla sua
531