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Alberto Vacca - Il dossier Silone

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista. Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi. Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento. Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista.
Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi.
Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento.
Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

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N. 3933 KI-R<br />

10 – 2 – 931<br />

Plico contenente due lettere ed una cartolina dei confidenti Nicola e Silvestri<br />

al Comm. Nudi.<br />

¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯<br />

Tolte dal fascicolo e passate alla cassetta dei documenti.<br />

*****<br />

Questa nota dimostra che <strong>Silone</strong> ebbe contatti diretti, oltreché con Bellone,<br />

anche con l’ispettore Nudi.<br />

Subito dopo l’attentato del 12 aprile 1928 alla Fiera di Milano, l’ispettore<br />

Nudi inviò a Basilea, per assumere informazioni, il fiduciario Nicola, corrispondente<br />

al nome di Guglielmo Ionna, un dirigente comunista che tradì i<br />

compagni passando al servizio della polizia, dietro corresponsione di somme<br />

consistenti di denaro. Non si sa quale fu l’esito della sua missione, perché<br />

non sono stati rinvenuti nell’ACS i documenti ad essa relativi. Di certo<br />

si sa solo che l’ispettore Nudi ricevette due lettere e una cartolina da <strong>Silone</strong><br />

e Ionna, di cui si ignora il contenuto perché, nel 1931, furono tolte dal fascicolo<br />

in cui si trovavano e collocate altrove come risulta da questa nota.<br />

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