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Alberto Vacca - Il dossier Silone

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista. Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi. Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento. Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista.
Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi.
Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento.
Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

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Nizza, 21 Novembre1932<br />

Ing. Alfredo Quaglino. Si dimostra sempre più interessante e, non vi è dubbio,<br />

anche molto intelligente. Ho l’impressione che egli attraversi un periodo<br />

di crisi finanziaria, non ben definita, indefinibile e che cerchi soprattutto,<br />

di fare qualcosa, o meglio, di dedicarsi ad un lavoro qualsiasi che possa occupare<br />

e giustificare il suo tempo. E’ un uomo che ha fatto ciò che suol dirsi,<br />

“la gran vira” nella quale deve avere profuso somme vistose e le sue stesse<br />

relazioni ed amicizie ne sono la prova migliore.<br />

Ho visto un’infinità di sue fotografie, prese durante le feste ed i trattenimenti<br />

più mondani e costosi e sono con lui le personalità più spiccate del<br />

gran mondo internazionale. Conserva a dozzine le fotografie delle sue passate<br />

amanti e ne ha una grande, dello scrittore Pitigrilli, con questa dedica<br />

“ad A. Q. divorator di pneumatici, di coktail e di donne – affettuosamente”.<br />

Ne ha un’altra con dedica del grande attore Charlie Chaplin (Charlot) col<br />

quale è amico dal 1926. E’ anche in buoni rapporti amichevoli con il miliardario<br />

americano Gould, presidente della Canadian Pacific Company e padrone<br />

di mezza Juan le Pins, ivi compreso l’Hotel Provencal.<br />

<strong>Il</strong> suo sarto è Prandoni di Milano del quale ha ancora 18 vestiti seminuovi!<br />

…. Le sue preziose valigie portano le etichette dei più celebri alberghi<br />

d’Europa. Malgrado l’eredità paterna, mi pare che questa via, che dura ormai<br />

da dieci anni, abbia dovuto costare ben di più.<br />

Egli abitò anche a Genova, dove era titolare di una cassetta postale, ed a<br />

Roma in un lussuoso appartamento nei pressi di Villa Savoia, che, pare,<br />

conservi tuttora. A Roma, vive sua moglie, dalla quale è diviso – non legalmente.<br />

E’ costei una signora americana che divorziò dal primo marito per<br />

sposar lui. <strong>Il</strong> matrimonio avvenne a Genova, vari anni orsono.<br />

Egli ora, vorrebbe a sua volta divorziare per sposare la ragazza inglese che<br />

si è ormai installato [installata] da padrone nella sua casa.<br />

Ha due fratelli che vivono a Torino: il più vecchio è Ercole, il più giovane<br />

è l’ex anarchico e lavora con Ercole. Sono in rapporti strettissimi fra loro ed<br />

ancor ieri ricevette una lettera di 4 pagine, che mi fece leggere, ma che non<br />

conteneva nulla di notevole.<br />

Anche con lo zio Felice, che abita a Parigi, è nei migliori rapporti e si scrive.<br />

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