Alberto Vacca - Il dossier Silone

Roma, 28 aprile 1924
QUESTURA DI ROMA - GABINETTO
A S. E. IL GENERALE DI CORPO D'ARMATA
CAPO DELLA POLIZIA
ROMA
Da fiduciario:
I comunisti italiani in Francia si alleano con gli agrari e gli industriali francesi
pur di poter danneggiare il Fascismo e gli interessi italiani.
La politica del governo italiano tendente da una parte, a controllare tutto
il movimento immigratorio, attraverso l'apposito Commissariato, e dall'altra
a valorizzare la mano d'opera italiana all'estero, facendola accompagnare e
organizzare da imprenditori e capitalisti italiani, ferisce, naturalmente, gli
interessi degli agrari e degli industriali francesi, che preferirebbero una maggiore
libertà di reclutamento e di accaparramento degli emigranti italiani.
La vecchia legge, quella del 1901, che regolava l'emigrazione italiana in un
senso molto liberista, è rimpianta specialmente dagli agricoltori. Malgrado
che tra la Francia e l'Italia ci sia un apposito Trattato per regolare questa
materia, i francesi si mostrano abbastanza spregiudicati per valorizzare del
Trattato soltanto le clausole che li favoriscono. La spregiudicatezza dell'Associazione
Nazionale degli Agricoltori francesi, per combattere i provvedimenti
legislativi e le iniziative private di parte italiana, è arrivata fino al punto
da mettersi in contatto diretto con qualche comunista italiano, nell'intento
di entrare in rapporti ufficiali con l'organizzazione dei gruppi comunisti
italiani e “stabilire dei compromessi utili alle due parti contrastanti”.
Le cose si sono svolte in questa maniera: quando ancora Azzario era qui a
Parigi, come rappresentante del partito italiano, scrisse alla suddetta associazione
chiedendo delle pubblicazioni statistiche. La rispo-
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