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Alberto Vacca - Il dossier Silone

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista. Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi. Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento. Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista.
Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi.
Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento.
Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

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Si trasmette a codesta On. Divisione copia di una decisione adottata dalla<br />

conferenza dei partiti comunisti europei nella seduta del 16 maggio u. s.<br />

*****<br />

<strong>Il</strong> documento inviato da <strong>Silone</strong> a Bellone fu da quest’ultimo consegnato alla<br />

Pol Pol che, a sua volta, lo trasmise alla DAGR con la nota del 5 giugno<br />

1929.<br />

Sul lato sinistro del foglio contenente la nota è apposta a mano l’annotazione:<br />

« Comunicato alla Riservata che è di (Silvestri) ». Poiché il documento,<br />

datato 16 maggio, fu trasmesso alla Riservata il 5 giugno, deve ritenersi<br />

che fu inviato da Silvestri nel periodo compreso tra queste due date.<br />

*****<br />

<strong>Il</strong> documento inviato da <strong>Silone</strong> a Bellone si inquadra nel clima politico<br />

creatosi in seno al movimento comunista internazionale dopo il VI<br />

congresso del Komintern, tenutosi a Mosca nel luglio-settembre 1928,<br />

che accentuò la lotta contro la socialdemocrazia dei paesi europei e<br />

spianò la strada all’affermazione della cosiddetta teoria del socialfascismo<br />

e dello stalinismo. Da questo momento, tutti i partiti comunisti<br />

occidentali avrebbero dovuto fare quadrato attorno all’URSS, e al suo<br />

leader Stalin, per difenderla dall’attacco delle altre nazioni europee, ritenuto<br />

ormai imminente. <strong>Il</strong> VI congresso stabilì anche una nuova strategia<br />

di lotta, incentrata sulla infiltrazione dei comunisti nelle organizzazioni<br />

socialdemocratiche e fasciste per provocare e fare esplodere al<br />

loro interno le contraddizioni che avrebbero portato al crollo dei regimi<br />

socialdemocratici e fascisti. Questa linea fu accettata anche dal partito<br />

comunista italiano che, però, nel X Plenum del luglio 1929, fu sottoposto<br />

a critiche per non averla attuata.<br />

<strong>Il</strong> predetto documento fu approvato dalla Conferenza dei partiti comunisti<br />

europei, tenutasi a Bruxelles il 16 maggio 1929, in vista della<br />

preparazione della giornata internazionale delle lotta contro il pericolo<br />

di guerra imperialista, fissata per il 1° agosto dello stesso anno. La con-<br />

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