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Alberto Vacca - Il dossier Silone

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista. Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi. Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento. Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista.
Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi.
Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento.
Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

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Giacinto Menotti Serrati<br />

Informatore della questura romana<br />

1. Lettera del 16 settembre 1922:<br />

Gli internazionalisti di Mosca non sarebbero<br />

alieni di riappacificarsi anche<br />

col Direttore dell’Avanti Serrati Menotti,<br />

con le debite garanzie e pur che questi<br />

non si mostrasse troppo ostile al<br />

Governo dei Soviets.<br />

3. Lettera del 12 gennaio 1923:<br />

I rappresentanti del partito socialista al<br />

Congresso mondiale comunista di Mosca,<br />

preoccupati dalle polemiche e dai<br />

contrasti sorti tra gli aderenti al partito,<br />

per la questione della fusione con i comunisti,<br />

sotto il titolo di Partito comunista<br />

unificato d'Italia, avrebbero deliberato<br />

di invitare Serrati Menotti Giacinto<br />

a fare sollecitamente ritorno in<br />

Italia, mentre egli doveva rimanere in<br />

Russia quale rappresentante dei socialisti.<br />

4. Lettera del 28 gennaio 1923:<br />

Ieri sono arrivati a Berlino da Mosca,<br />

Giacinto Menotti Serrati, Fabrizio Maffi,<br />

Antonio Gramsci, …<br />

6. Doc. 22 aprile 1923:<br />

Nel 1918, alla conferenza di Kiental, fu<br />

per la prima volta pronunziata la parola<br />

“guerra di classe rivoluzionaria”. La<br />

pronunciò Lenin, non ancora dittatore.<br />

A quel congresso vi erano anche Modigliani,<br />

Lazzari e Serrati. Lenin li sferzò<br />

senza pietà per la contraddizione del<br />

loro atteggiamento in Italia.<br />

300 HP (Quaglino)<br />

2. Rapporto Berlino, 15 dicembre 1922:<br />

Misiano […] Mi ha detto che delle<br />

note persone si attende la venuta, ma<br />

che forse Serrati non ritornerà più in<br />

Italia.<br />

A Mosca sono in questi momenti<br />

ancora presenti: Bordiga – Bombacci –<br />

Serrati …<br />

5. Rapporto del 21/3/1923:<br />

Worowsky (indicato nel campo comunista<br />

colla sigla “doppio W”,) avrebbe<br />

dichiarato che Mussolini nel recente<br />

colloquio avuto con lui, avrebbe tacciato<br />

di mala fede Serrati e l’avrebbe messo<br />

sul chi va là sull’azione che il Serrati<br />

svolge in Italia!!<br />

7. Rapporto Roma, 8/2/24:<br />

Però sia Serrati che Bombacci […] si<br />

trasferiranno colle loro famiglie a Mosca,<br />

ospiti dell'Internazionale che avrà<br />

cura di loro e li allenerà per nuove imprese<br />

– come già avvenne per Sadoul,<br />

Misiano, Bela Kun, Platten, Kolarow e<br />

altri –<br />

Su Serrati [1872-1926 ] Quaglino riferisce che: 1., 2., 3., 4., 6., 7. intrattiene rapporti<br />

con la III Internazionale ed è stato a Mosca; 7. forse si trasferirà a Mosca.<br />

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