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Alberto Vacca - Il dossier Silone

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista. Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi. Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento. Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista.
Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi.
Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento.
Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

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Per l'Italia: On. E. Ambrogi e Michelangelo, ex segretario della Camera del<br />

Lavoro di Savona (ed ex canonico!)<br />

Per la Svizzera: Avv. Welti di Zurigo.<br />

Per la Svezia: Oscar Samuelson.<br />

Per la Spagna: Dino Tranquilli.<br />

Per l'emigrazione italiana in Francia: idem.<br />

Per l'Olanda: oltre da Brommert, S. W. Krugt, con l'adesione di Henriette<br />

Roland Holste e Edo Fimmen, uno dei segretari dell’Internazionale di Amsterdam!<br />

Per la Danimarca: una lettera di adesione dello scrittore Anderson Nexo.<br />

Per l'Ungheria: E. Varga, ex commissario dell'economia.<br />

Per la Bulgaria: Dimitrieff.<br />

Pere la Jugoslavia: Vujovich.<br />

Per la Cecoslovacchia: ? = uno studente.<br />

Per l'Inghilterra: Philippe Price.;<br />

Per l'Argentina: Tavella;<br />

Per il Messico: ? = uno studente.<br />

Per la Russia: Ustinoff e una signora (sconosciuta).<br />

La conferenza fu iniziata da un lungo discorso di un medico russo (Ustinoff):<br />

una sbrodolata insignificante sul ruolo dell'intellettuale nella lotta per<br />

la libertà. Seguì Willi Munzenberg per proporre di chiarire nella conferenza<br />

solo le parti controverse, e pratiche, abbandonando ogni discussione tecnica.<br />

Marcu, Paquet ed altri illustrarono il loro punto di vista, sul modo come<br />

si potrà estendere in tutti i paesi l'organizzazione anti-fascista. Marcu disse<br />

che la lotta dovrà essere portata nel campo ideologico: un certo numero di<br />

intellettuali, si era separato dal movimento operaio, per l'aspetto violento ed<br />

esclusivista, da questo assunto negli ultimi anni. “Ora invece noi possiamo<br />

dimostrare che il fascismo riproduce ed esagera i difetti del movimento o-<br />

peraio e proclama la necessità di una rigida dittatura; noi possiamo dunque<br />

prendere questa occasione per riattirare gli intellettuali verso il movimento<br />

rivoluzionario”.<br />

Si concluse che i delegati dei singoli paesi dovessero scrivere un rapporto<br />

in risposta ad un questionario, di cui riproduco la formula:<br />

1°) Qual'è la situazione del vostro paese, rispetto al fascismo?<br />

2°) Se il fascismo è al potere, enumerate i partiti, i gruppi e le tendenze<br />

che gli sono favorevoli.<br />

3°) Enumerate quali forze si mantengono o all'opposizione o indipenden-<br />

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