16.12.2016 Views

Alberto Vacca - Il dossier Silone

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista. Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi. Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento. Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista.
Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi.
Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento.
Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La calligrafia del documento datato Roma 29.11.927 è quella<br />

dell’ispettore Bellone che, ricevuta la relazione fiduciaria da Quaglino,<br />

ha provveduto a trascriverla a mano e inoltrarla alla DGPS. Che<br />

l’autore della relazione sia Quaglino risulta da una serie di indizi gravi,<br />

precisi e concordanti. Innanzitutto bisogna prestare attenzione al titolo:<br />

« Notizie riferite dal fiduciario comunista ». Esso non fa riferimento<br />

a un generico « fiduciario comunista », ma a un preciso « fiduciario<br />

comunista » [come indica la preposizione articolata], che è ben conosciuto<br />

dalla DGPS e che non può essere altri che Quaglino, perché è<br />

lui [e non <strong>Silone</strong>] l’infiltrato nel PCD’I, che esplica attività spionistica<br />

dal 1922 al 1932. Inoltre ci sono alcuni elementi formali e contenutistici<br />

che concordano perfettamente con i rapporti fiduciari di 300 HP.<br />

Dal punto di vista formale nella relazione vi è un uso prevalente<br />

della lineetta rispetto agli altri segni di interpunzione. La lineetta [–]<br />

vi ricorre 55 volte, mentre il punto [.] 21 volte, la virgola [,]10 volte, i<br />

due punti [:] due volte e il punto e virgola [;] neppure una volta. È<br />

questa una caratteristica peculiare degli scritti di 300 HP che talvolta<br />

viene rispettata anche da chi li dattiloscrive o li trascrive a mano.<br />

Quaglino utilizza la lineetta al posto del punto, del punto e virgola e<br />

della virgola. Basta confrontare questa relazione con quelle di 300 HP<br />

per rendersi conto che nel suo stile vi è un uso sovrabbondante della<br />

lineetta. Si vedano al riguardo i rapporti scritti da lui di proprio pugno,<br />

riportati più avanti, che recano le seguenti date: Torino, 9 gennaio<br />

1923; Trieste, 26 maggio 1923; Trieste, 31 agosto 1923; Torino,<br />

29/1/24/; Genova, 7/2/24/; Genova, 7 febbraio 1924; 7/2/1824/;<br />

Roma, 8/2/24 –; Roma, 8/2/24.; Genova, 28/2/24.<br />

Le lineetta non è in genere presente, invece, nelle relazioni di 300<br />

HP dattiloscritte dai funzionari di polizia del Ministero e della questura<br />

romana, da cui è stata eliminata forse perché ritenuta poco corretta.<br />

In qualche caso però ne è rimasta traccia, come nelle relazioni<br />

di 300 HP datate 20/2/23; Berlino 7 marzo 1923; (marzo 1923).<br />

Dal punto di vista contenutistico il documento è molto vario e contiene<br />

una serie di notizie sull’organizzazione e sull’attività del PCD’I<br />

che corrispondono a quelle che solitamente vengono riferite da Quaglino:<br />

la composizione degli organismi direttivi del partito comunista;<br />

le competenze dei vari uffici, con l’indicazione del dirigente preposto<br />

430

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!