Alberto Vacca - Il dossier Silone

Travisamento dei fatti da parte di Biocca e Canali
Dall’analisi dei documenti dell’ACS è emerso che Canali e Biocca
hanno commesso due gravi errori: avere attribuito a Silone le relazioni
fiduciarie contenute nelle lettere della questura di Roma, che sono
state invece redatte da Quaglino, e avere ritenuto autentica, anziché
simulata, l’attività informativa svolta da Silone. Le incongruenze e le
contraddizioni derivanti dal loro metodo di ricerca – che si basa e-
sclusivamente su una serie di congetture inconsistenti – sono già state
ampiamente evidenziate da Giuseppe Tamburrano, Gianna Granati e
Alfonso Isinelli 1 , ai cui si rimanda, e perciò non ci si sofferma qui su
di esse. Qui ci si limita solo a riportare due esempi, per ciascuno dei
due storici, che dimostrano come le loro conclusioni si fondano su
un travisamento dei fatti e dei documenti.
Travisamenti di Biocca
1. L’avvocato Mario Trozzi
Parlando dell’avvocato socialista Mario Trozzi, difensore di fiducia
di Romolo Tranquilli, Biocca dice che faceva ben poco per aiutare il
suo assistito perché aveva paura dei giudici. Inoltre, aggiunge che
Trozzi morì in un incidente, pochi mesi prima del processo di Romolo,
svoltosi nel 1931. Da dove abbia attinto tali notizie non si sa. Ecco
il passo in cui parla di Trozzi:
1 Si vedano al riguardo G. Tamburrano, G. Granati, A. Isinelli, Processo a Silone –
La disavventura di un povero cristiano, Piero Lacaita editore, Manduria-Bari-Roma,
2001; G. Tamburrano, Il caso Silone, Torino, Utet, 2006, con appendice di Gianna
Granati.
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