16.12.2016 Views

Alberto Vacca - Il dossier Silone

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista. Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi. Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento. Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista.
Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi.
Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento.
Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Trascrizione del testo 4<br />

1<br />

La dipendenza dei partiti comunisti dalla Russia, in caso di guerra.<br />

Fin tanto che si discute genericamente sui rapporti tra il Governo soviettista e<br />

Terza Internazionale, è possibile, con frasi diplomatiche, escludere che i partiti<br />

comunisti siano subordinati alla politica dei soviet. Le sovvenzioni che i partiti<br />

ricevono da Mosca, possono essere giustificate come aiuto spontaneo del “proletariato<br />

internazionale” al tale o tal’altro partito. Perciò l'accusa di asservimento ad<br />

uno Stato straniero era rimasta finora nel campo giornalistico e puramente politico,<br />

di essa non si era mai occupato la Magistratura di nessun Paese, nei riguardi<br />

di nessuno dei 52 partiti aderenti a Mosca. In questi ultimi tempi, però, è intervenuto<br />

qualche fatto nuovo, che ha spinto la Magistratura di alcuni Paesi ad agire,<br />

ponendo la questione dei rapporti tra i partiti e Mosca.<br />

In Francia (per il processo Cachin), nel Belgio (per il processo Jeacquemotte), e<br />

in Rumenia si svolge attualmente un’istruttoria contro<br />

*****<br />

Note<br />

La prova più evidente che si tratta di una copia estratta da un documento<br />

originale, non presente nel fascicolo, è data dalle cancellature,<br />

in rosso e blu, apposte su tutte le pagine del documento mano a mano<br />

che esse venivano riprodotte nelle lettere dattiloscritte della questura<br />

romana.<br />

4 Sono riportate in corsivoe blu le parti del documento riprodotte nelle lettere della questura romana<br />

inviate alla DGPS nella terza decade dell’aprile 1923.<br />

19

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!