Alberto Vacca - Il dossier Silone

congresso dei socialisti belgi, ma subito dopo si recò anche in Inghilterra, e
questo non è noto, con un vapore delle cooperative belghe, che salpò da
Anversa. Siccome in Inghilterra per gli italiani è ancora obbligatorio il passaporto,
Matteotti ne ricevette uno intestato a suddito inglese, dal segretario
dell'Indipendent Labour Party. Matteotti partecipò al congresso di questo
partito e vi pronunciò un discorso contro il fascismo: il messaggio che i
giornali italiani pubblicarono come inviato dai laburisti inglesi agli unitari
italiani, in realtà fu stillato [stilato] d'accordo tra Matteotti e il comitato direttivo
dell'Indipendent Labour Party. Il passaporto falso, che ora è qui a Parigi,
presso Caporali, sempre buono per ogni evenienza, servì a Matteotti anche
per ripartire da Londra e venire in Francia, mentre, com’è noto, al confine
italiano si presentò senza documenti.
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L’On. Carosi, si trova qui da alcuni giorni, disoccupato, in cerca di lavoro.
Egli è molto demoralizzato e non nasconde le critiche più aspre contro il
partito comunista.
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Fra giorni verrà qui anche l'On. Rabezzana, pure in cerca di lavoro.
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Onorato D’Amen e Molinelli, neo eletti deputati comunisti, sono tornati
da vari giorni in Italia illegalmente attraversando il confine dalla parte di
Modane e fermandosi alcuni giorni a Torino. Ora sono già a Roma.
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Accludo una cartolina di propaganda.
Accludo la fotografia di Renaud Jean, deputato comunista francese che è
stato alcune volte con incarichi della Terza Internazionale, in Italia, e che
forse vi ritornerà tra breve.
IL PREFETTO
REGGENTE LA QUESTURA
C. Bertini
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La relazione contiene informazioni sull’attività dei fuorusciti italiani a
Parigi e sul viaggio clandestino di Matteotti a Londra.
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