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Alberto Vacca - Il dossier Silone

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista. Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi. Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento. Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

La figura di Ignazio Silone – universalmente nota come quella di un antifascista che aveva sempre combattuto il regime fascista – è stata deturpata, a partire dal 1998, dagli storici Biocca e Canali, che hanno pubblicato una serie di documenti rinvenuti presso l’Archivio centrale dello Stato (ACS), da cui risulterebbe che Silone fu una spia fascista.
Per permettere al lettore di farsi una corretta opinione sul «caso Silone» sono stati riprodotti in questo libro, in copia fotografica con trascrizione e commento, tutti i documenti ad esso relativi, esistenti presso l’ACS, a cui normalmente hanno accesso solo gli studiosi.
Dal loro esame, come ognuno potrà constatare, risulta semplicemente che Silone simulò di fare la spia, non che fu una spia, e che, pertanto, il castello accusatorio costruito da Canali e Biocca è privo di qualsiasi fondamento.
Silone non fu mai una spia fascista, impegnata a consolidare il regime fascista, ma sempre un antifascista impegnato nella difesa degli ideali di giustizia e di libertà.

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II. L’attività informativa relativa al periodo anteriore al 1928<br />

Si è visto che <strong>Silone</strong> ha svolto attività informativa dal 1928 al 1930 e<br />

che ha avuto come interlocutore l’ispettore Bellone..<br />

Nei documenti relativi al periodo 1928-1930, però, vi è qualche elemento<br />

che induce a pensare che abbia svolto attività informativa anche<br />

in epoca anteriore perché, nella lettera del 13 aprile 1930, con la quale<br />

si congeda da Bellone, parla di un « lungo periodo di rapporti leali ».<br />

Individuare le relazioni redatte da <strong>Silone</strong> prima del 1928 è però o-<br />

pera assai ardua perché, come si è detto, una grande parte del materiale<br />

informativo presente nell’ACS è anonimo e quasi sempre manipolato<br />

dalla polizia.<br />

Le uniche relazioni che possono essergli attribuite per il periodo<br />

anteriore al 1928 si trovano esclusivamente tra le cinque redatte dal<br />

settembre all’ottobre 1924, di cui ci si è precedentemente riservata<br />

l’analisi.<br />

Di esse, due si riferiscono alle avanguardie garibaldine; una alle centurie<br />

proletarie; una alla distruzione delle logge massoniche ad opera<br />

dei fascisti; una all’attività degli antifascisti in Francia. Per capirne il<br />

contenuto bisogna tenere presente che sono state redatte nel momento<br />

storico immediatamente successivo al delitto Matteotti, allorché si<br />

pensò a una reazione armata contro il fascismo da parte di gruppi di<br />

esuli antifascisti rifugiati in Francia. Fu promossa l’organizzazione di<br />

due formazioni armate: le centurie proletarie e le avanguardie garibaldine.<br />

Le prime ad iniziativa dei comunisti, le seconde ad iniziativa di<br />

Ricciotti Garibaldi e dei suoi fratelli. L’organizzazione delle avanguardie<br />

garibaldine, che si diceva finanziata dalla massoneria, risultò,<br />

invece, promossa e finanziata dal governo fascista per screditare i<br />

fuorusciti italiani.<br />

Fanno riferimento alle centurie proletarie la relazione del 7 ottobre<br />

1924; alle avanguardie garibaldine quelle datate rispettivamente 6 e 7<br />

settembre 1924; alla distruzione delle logge massoniche quella del 23<br />

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