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4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti

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descritta da un unico parametro (sigma) che ne determina l'ampiezza del picco (più è elevato,<br />

più l'effetto di sfocatura è r<strong>il</strong>evante). Chiaramente la sfocatura è efficace nel ridurre <strong>il</strong> rumore,<br />

ma peggiora la qualità dei contorni. Esistono comunque altri f<strong>il</strong>tri che cercano di esaltare i<br />

contorni stessi (image sharpening o aff<strong>il</strong>atura). Essi in genere sono basati su altri algoritmi che<br />

invece esaltano nell'immagine le sole regioni ove vi sono contorni (edge detection). Esistono<br />

anche f<strong>il</strong>tri in grado di ridurre <strong>il</strong> rumore senza sfocare i contorni degli oggetto (f<strong>il</strong>tri non lineari,<br />

mediana, ecc.). In Figura 59 si vede l'effetto di alcuni f<strong>il</strong>tri su un'immagine. In Figura 60 si<br />

vedono le opzioni del programma <strong>per</strong> la sfocatura Gaussiana: come <strong>per</strong> altri f<strong>il</strong>tri, si possono<br />

regolare dei parametri, in questo caso sostanzialmente la dimensione dell'area che viene sfumata<br />

intorno a ciascun pixel: più è grande più saranno r<strong>il</strong>evanti sia la sfocatura, sia la soppressione<br />

del rumore.<br />

Tra le modifiche dell'immagine che possono essere ut<strong>il</strong>i <strong>per</strong> creare immagini ottimali <strong>per</strong> le<br />

nostre applicazioni ci sono poi ovviamente gli strumenti di disegno, scrittura, ecc. Anche “The<br />

Gimp” offre numerosi strumenti di questo tipo (uso di penne, pennelli, spray con diverso<br />

spessore o trasparenza, inserimento di testo con varie scelte di caratteri, colori, ombre, effetti,<br />

ecc.), tuttavia, dato che <strong>il</strong> loro uso non ha a che fare con nozioni tecniche informatiche, non ce<br />

ne occu<strong>per</strong>emo qui, rimandando gli utenti alla manualistica dei programmi od ai numerosi<br />

tutorial (corsi pratici) presenti in rete.<br />

Ultima nota: anche <strong>per</strong> quanto riguarda la grafica vettoriale, esistono naturalmente programmi<br />

<strong>per</strong> creare immagini e salvarle in formati adatti come .svg. Anche <strong>per</strong> l'uso di questi strumenti,<br />

non occorrono particolari nozioni tecniche, <strong>per</strong> cui ci limitiamo qui a segnalare la presenza di<br />

sim<strong>il</strong>i programmi di software libero, come Inkscape.<br />

5.5 Audio digitale<br />

I segnali acustici sono onde meccaniche trasportate dall'aria <strong>per</strong>cepite dalle nostre orecchie<br />

entro l'intervallo di frequenza da circa 20 a circa 20000 Hertz.<br />

La qualità del suono udito è determinata dall'intensità o ampiezza dell'onda e da come le<br />

frequenze del segnale sono composte tra loro (<strong>il</strong> che determina <strong>il</strong> cosiddetto “timbro” del<br />

suono).<br />

L'intensità corrisponde a quello che chiamiamo <strong>il</strong> volume del suono e misura l'energia<br />

associata all'onda. Si misura in una scala logaritmica (in cui cioè ogni incremento di unità<br />

equivale ad una moltiplicazione <strong>per</strong> 10 del segnale) ut<strong>il</strong>izzando un'unità di misura, <strong>il</strong> decibel<br />

(dB) che si riferisce alla <strong>per</strong>cezione umana: l'uomo <strong>per</strong>cepisce i suoni che vanno da 0 a 140 dB,<br />

sopra un certo livello di intensità i suoni, come noto, determinano rischi di danni all'apparato<br />

uditivo. Oltre i 130 dB si <strong>per</strong>cepisce anche dolore.<br />

La frequenza delle onde sonore, misurata in Hertz cioè cicli al secondo, determina la nota<br />

<strong>per</strong>cepita: intuitivamente le frequenze alte corrispondono ai suoni che chiamiamo acuti, quelli<br />

bassi a quelli detti gravi. In genere si dividono gli intervalli di frequenze in ottave, ad ogni<br />

ottava la frequenza raddoppia. L'analisi in frequenza dei segnali si fa rappresentando <strong>il</strong> segnale<br />

(nel nostro caso l'energia della vibrazione sonora) come composizione di segnali puri<br />

sinusoidali, cioè osc<strong>il</strong>lazioni <strong>per</strong>iodiche con determinata frequenza. Un'onda di questo tipo<br />

viene da noi <strong>per</strong>cepita come una nota costante (come, ad esempio, <strong>il</strong> la di uno strumento <strong>per</strong><br />

l'accordatura dei pianoforti). In realtà ogni suono o rumore che sentiamo non è in genere una<br />

pura onda sinusoidale, ma una composizione di onde con determinate frequenze e ampiezze.<br />

Gli strumenti musicali emettono in genere suoni caratterizzati da una frequenza base più una

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