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4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti

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Reti telematiche ed Internet 19<br />

tra le diverse sottoreti. IP è <strong>il</strong> protocollo di livello rete di Internet: non prevede controlli<br />

sull’integrità dei dati dalla partenza alla destinazione, si occupa solo della confezione e dello<br />

smistamento dei pacchetti.<br />

Esistono molti tipi di reti: reti locali, reti geografiche, reti via cavo, reti via etere, reti statiche,<br />

reti dinamiche, ecc.: non ha senso progettare un’unica rete standard, meglio adattarsi a<br />

convivere con la nozione di rete di reti; le diverse reti vengono connesse da macchine<br />

specializzate.<br />

Ricordiamo qui brevemente che, così come i mezzi trasmissivi <strong>per</strong> costruire reti sono molto<br />

variab<strong>il</strong>i (cavi, onde radio, fibre ottiche), anche i dispositivi <strong>per</strong> connettere tratti di rete possono<br />

essere di vario tipo e riflettono in generale <strong>il</strong> livello di protocollo a cui si collocano: se sono a<br />

livello fisico si dicono repeater e non fanno alcuna traduzione o f<strong>il</strong>tro dei pacchetti, se sono a<br />

livello data-link si dicono bridge o switch e collegano reti anche eterogenee “punto a punto”, a<br />

livello rete (in questo caso IP) si parla di router che instradano i pacchetti che gli arrivano in<br />

base all’indirizzo di destinazione, a livello TCP si parla invece di gateway, macchine in grado<br />

di gestire completamente <strong>il</strong> traffico dei dati.<br />

IP definisce una rete a commutazione di pacchetto e con trasporto inaffidab<strong>il</strong>e (non si<br />

garantisce la consegna dei pacchetti): necessita di un altro protocollo a livello su<strong>per</strong>iore che<br />

r<strong>il</strong>evi e gestisca i pacchetti <strong>per</strong>si o fuori sequenza. Tale protocollo è in genere TCP (esistono<br />

alternative, ad esempio UDP, usato in applicazioni ove è meno importante la garanzia di<br />

consegna). Ogni pacchetto è un messaggio indipendente dagli altri; eventuali associazioni tra<br />

pacchetti devono quindi essere definite da protocolli di livello su<strong>per</strong>iore.<br />

Ogni pacchetto deve contenere, oltre la sequenza di bit del messaggio, anche delle informazioni<br />

aggiuntive necessarie all'indirizzamento e alla ricostruzione dei messaggi priva di errori. I<br />

campi più importanti sono gli indirizzi di mittente e destinatario, che <strong>per</strong>mettono di individuare<br />

in modo univoco le macchine coinvolte nella comunicazione. Vi sono inoltre campi di controllo<br />

<strong>per</strong> scartare pacchetti corrotti.<br />

Le reti che usano <strong>il</strong> protocollo IP assegnano a ciascun nodo della rete un indirizzo su 32 bit, di<br />

solito raggruppati in 4 byte e rappresentati graficamente con quattro numeri interi tra 0 e 255<br />

(es. 156.148.21.222). Chi naviga su Internet ha sicuramente visto nei menu di configurazione o<br />

collegandosi ai siti indirizzi scritti in questa forma.<br />

Ogni indirizzo IP contiene 3 campi: la classe, l’identificatore di rete e l’identificatore di host. I<br />

numeri sono inizialmente assegnati da NIC (Network Information Center – www.internic.net);<br />

esistono entità nazionali che gestiscono i numeri delle varie nazioni.<br />

I bit che compongono un indirizzo di IP individuano 4 classi di reti:<br />

• classe A: reti giganti (primo bit 0; 7 bit <strong>per</strong> identificare la sottorete e 24 <strong>per</strong> gli host, cioè i<br />

singoli computer all'interno della sottorete)<br />

• classe B: reti medie (primi due bit=10, 14 bit <strong>per</strong> la rete, 16 <strong>per</strong> gli host)<br />

• classe C: reti piccole (primi tre bit=110, 21 net bit, 8 <strong>per</strong> gli host)<br />

• classe D: indirizzi multicast (primi quattro bit =1110 + 28 bit)<br />

Per esempio, la macchina che ha <strong>per</strong> indirizzo IP 157.27.10.55 è situata presso l'Università di<br />

Verona. La prima parte dell’indirizzo (157.27) individua una rete di classe B ed è stato<br />

assegnato dal NIC all'Università di Verona. La seconda parte è stata assegnata dal gruppo dei<br />

sistemisti dell’azienda (10.55 vuol dire computer n. 55 collegato alla sottorete n. 10). Le classi<br />

di formato A, B, C e D contengono (A) 126 reti con 16 m<strong>il</strong>ioni di host ciascuna, (B) 16382 reti

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