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4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti

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Tecnologie di syndication<br />

Gli utenti che vogliono consultare gli aggiornamenti tanto dei blog<br />

che dei siti di informazione più “istituzionali” dovrebbero in teoria<br />

consultare <strong>per</strong>iodicamente i siti <strong>per</strong> vedere gli aggiornamenti, cosa<br />

piuttosto diffic<strong>il</strong>e e che richiede tempo. Una tecnologia che sta<br />

prendendo piede <strong>per</strong> ovviare a questi problemi è quella dei metodi di<br />

syndication, cioè di distribuzione di <strong>contenuti</strong>. In pratica consistono<br />

nella pubblicazione di cosiddetti feed, liste di brevi schede testuali<br />

sugli aggiornamenti del sito contenenti i relativi collegamenti al<br />

Funzionamento e gestione dei siti <strong>web</strong> 53<br />

contenuto completo della fonte di informazione. I servizi di feeds, realizzati con formati<br />

appositi basati su XML (es. RSS o Atom), consentono all'utente iscritto di accedere con mezzi<br />

diversi (esistono opportuni programmi detti “feed reader” <strong>per</strong> consultare la lista degli<br />

aggiornamenti a cui si è iscritti, oppure esistono modalità <strong>per</strong> la loro consultazione all'interno<br />

dei browser, con dispositivi portat<strong>il</strong>i, ecc.) a queste liste ed essere informati del sommario degli<br />

aggiornamenti senza doversi collegare con i siti. Lo stesso meccanismo è ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> gestire<br />

gli aggiornamenti dei cosiddetti “podcast” cioè <strong>per</strong>iodici audio o video che si sono diffusi con<br />

l'avvento dei lettori portat<strong>il</strong>i di f<strong>il</strong>e multimediali.<br />

Community e social network<br />

Figura 18: L'icona che<br />

indica <strong>il</strong> link ai <strong>web</strong> feed<br />

Altre tipologie di siti <strong>web</strong> attraverso cui gli utenti non es<strong>per</strong>ti possono fac<strong>il</strong>mente creare o<br />

mettere in rete <strong>contenuti</strong> sono le cosiddette community o i social network.<br />

In genere si tratta di siti che consentono all'utente di iscriversi inserendo un proprio prof<strong>il</strong>o<br />

consultab<strong>il</strong>e all'esterno e svolgere attività eterogenee, dalla semplice gestione di album di f<strong>il</strong>e<br />

multimediali a comunicazione con amici, gestione di diari, ecc., consentendo quindi modalità di<br />

interazione più elastiche dei semplici blog. Alcuni di questi siti sono orientati alla<br />

diffusione/scambio di particolari <strong>contenuti</strong> (es. YouTube <strong>per</strong> <strong>il</strong> video, Flickr <strong>per</strong> le foto digitali),<br />

mentre altri, i cosiddetti social network, sono più genericamente dedicati alla creazione di reti<br />

di comunicazione tra gruppi di amici che possono così interagire in modo differente (messaggi,<br />

bacheche, ecc.)<br />

I social network stanno godendo di un vero e proprio boom di iscrizioni, basti pensare che i due<br />

social network più famosi, cioè i siti Facebook e Myspace, vantano centinaia di m<strong>il</strong>ioni di<br />

iscritti nel mondo, e, anche <strong>per</strong> questo godono di grande risonanza mediatica (ma forse,<br />

viceversa, <strong>il</strong> numero di iscrizioni è causato dalla risonanza mediatica).<br />

Si parla di reti sociali <strong>per</strong>ché la principale peculiarità di questi servizi, rispetto agli altri sistemi<br />

assistiti di pubblicazione di contenuto, consiste nella definizione, <strong>per</strong> ogni utente, di una rete di<br />

connessioni che lo lega ad altri iscritti al sito. Questa funzionalità consente la creazione di reti<br />

di amici o di <strong>per</strong>sone che condividono interessi o passioni e fac<strong>il</strong>ita lo scambio di dati o la<br />

comunicazione a distanza tra gruppi. In alcuni casi i social network sono specifici <strong>per</strong> l'ambito<br />

lavorativo, come nel caso di LinkedIn, e possono essere ut<strong>il</strong>i a contattare colleghi o <strong>per</strong><br />

ricerche/offerte di lavoro.<br />

Ci sono molte discussioni sull'ut<strong>il</strong>ità o la serietà di queste reti, anche <strong>per</strong>ché, nei casi di maggior<br />

successo, come Facebook, i prof<strong>il</strong>i <strong>per</strong>sonali inseriti nei siti sono spesso fittizi (basta un ema<strong>il</strong><br />

<strong>per</strong> iscriversi e basta un click di conferma o un ema<strong>il</strong> <strong>per</strong> fare amicizia o iscriversi a gruppi od<br />

attività), <strong>il</strong> numero di <strong>per</strong>sone con cui si interagisce realmente resta comunque basso e l'uso di

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