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4 Creare contenuti per il web - Andrea Giachetti

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Microsoft) da ut<strong>il</strong>izzare <strong>per</strong> visualizzare quel tipo di contenuto e che <strong>per</strong>mette eventualmente di<br />

scaricare automaticamente <strong>il</strong> plugin se assente. Ovviamente tale codice è ut<strong>il</strong>izzato solo dal<br />

browser Internet Explorer.<br />

Consigliamo, comunque, nel caso si inseriscano <strong>contenuti</strong> di tipo particolare, di riferirsi alle<br />

istruzioni fornite da chi gestisce <strong>il</strong> formato di dati in questione e di fare le opportune prove con<br />

diversi browser <strong>per</strong> verificare le compatib<strong>il</strong>ità.<br />

L'elemento object non è solo <strong>il</strong> metodo standard <strong>per</strong> inserire video, animazioni e audio, ma, <strong>per</strong><br />

<strong>il</strong> W3C, dovrebbe diventare <strong>il</strong> metodo <strong>per</strong> includere qualunque tipo di oggetto, anche, <strong>per</strong><br />

esempio i documenti in formato .pdf:<br />

<br />

e i vari tipi di programmi interattivi (Java, Flash) che vedremo nei prossimi paragrafi.<br />

Dato che <strong>per</strong> <strong>il</strong> W3C l'elemento object dovrebbe essere lo standard <strong>per</strong> l'inclusione di tutti i<br />

<strong>contenuti</strong> speciali all'interno delle pagine, anche le immagini possono essere inserite con esso,<br />

evitando l'uso dello specifico elemento , ma scrivendo, invece:<br />

<br />

Inclusione di oggetti interattivi: gli applet Java<br />

Tra gli oggetti integrab<strong>il</strong>i in una pagina <strong>web</strong> ut<strong>il</strong>izzando l'elemento vanno<br />

sicuramente segnalati programmi interattivi realizzab<strong>il</strong>i con linguaggi di programmazione i cui<br />

interpreti (cioè i programmi che traducono le istruzioni del linguaggio in attività del calcolatore)<br />

sono integrab<strong>il</strong>i nel browser.<br />

Il primo tra questi ad essere stato proposto <strong>per</strong> l'arricchimento delle pagine <strong>web</strong> è <strong>il</strong> linguaggio<br />

Java, creato proprio allo scopo di realizzare applicazioni distribuib<strong>il</strong>i in rete da Sun<br />

Microsystem. Java, che non ha nulla a che vedere con <strong>il</strong> già citato Javascript, è un linguaggio di<br />

programmazione di alto livello, che ha la peculiarità di essere un linguaggio interpretato, tale<br />

che, cioè, <strong>per</strong> eseguire <strong>il</strong> codice occorra installare sulla macchina un programma (interprete) che<br />

lo decodifichi e trasformi passo passo in linguaggio macchina. La peculiarità di Java rispetto ad<br />

altri linguaggi interpretati (come ad esempio, i vari Javascript, php, asp di cui abbiamo parlato),<br />

è che esso non viene distribuito in forma di codice sorgente contenente testo comprensib<strong>il</strong>e, ma,<br />

prima di essere distribuito ed eseguito viene trasformato in un cosiddetto “bytecode”, cioè un<br />

codice più efficiente da convertire in linguaggio macchina rispetto al testo originario, ma<br />

comunque platform-independent, cioè indipendente dalla piattaforma ut<strong>il</strong>izzata <strong>per</strong> l'esecuzione<br />

(come sarebbe invece <strong>il</strong> codice tradotto in linguaggio macchina). Il meccanismo con cui i<br />

programmi in Java sono ut<strong>il</strong>izzati nelle pagine <strong>web</strong> è <strong>il</strong> seguente: un interprete del linguaggio<br />

detto Java Virtual Machine è stato reso integrab<strong>il</strong>e nei comuni browser e <strong>per</strong>mette di inserire<br />

delle componenti software grafiche realizzate in Java all'interno della pagina stessa, in un area<br />

di dimensioni determinate. Questi particolari programmi vengono detti “applet” e <strong>per</strong>mettono<br />

quindi di integrare nella pagina parti interattive (es. giochi, interfacce attive, animazioni<br />

controllab<strong>il</strong>i dall'utente, ecc.). L'integrazione veniva in origine realizzata con un apposito<br />

elemento HTML, , oggi sostituito teoricamente da .

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