CORTE DI ASSISE DI PALERMO sezione ... - I pezzi mancanti
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Ciaculli e di Corso dei Mille- rappresentate da GRECO Giuseppe,<br />
LUCCHESE Giuseppe; mandamento di Partanna Mondello : famiglia di<br />
S. Lorenzo- rappresentata da GAMBINO Giacomo Giuseppe).<br />
Hanno, presso che concordemente, indicato la maggior parte degli<br />
autori principali dell’agguato (GANCI Calogero, MADONIA Antonino,<br />
GRECO Giuseppe Scarpa, ANZELMO Francesco Paolo, GAMBINO<br />
Giacomo Giuseppe), nonché tutti quelli che avevano partecipato con<br />
ruoli di copertura (CAROLLO Gaetano, GALATOLO Vincenzo e<br />
GANCI Raffaele).<br />
Hanno entrambi attribuito a LUCCHESE Giuseppe un ruolo<br />
preparatorio nell’agguato.<br />
Inoltre, anche avuto riguardo al movente, entrambi i collaboranti<br />
hanno, poi, concordemente riferito che l’omicidio era stato determinato<br />
dal fatto che il Generale , noto per le capacità dimostrate col terrorismo,<br />
avrebbe costituito certamente un pericolo per Cosa Nostra, di tal che<br />
detta organizzazione aveva deciso di agire preventivamente, prima<br />
ancora che il Prefetto potesse –magari ottenendo i poteri che gli erano<br />
stati promessi- realmente creare nocumento alla consorteria malavitosa.<br />
Al riguardo, pur prescindendo dal considerare che, nel presente,<br />
processo, l’individuazione dell’esatto movente dell’omicidio del<br />
Generale non si appalesa indispensabile, atteso che agli imputati è<br />
contestata principalmente l’esecuzione dell’omicidio; giova evidenziare<br />
che “il movente” indicato dal GANCI e dall’ANZELMO pare, da una<br />
parte, sorretto, in fatto, dalla straordinaria capacità organizzativa<br />
riconosciuta da tutti al Prefetto DALLA CHIESA e, dall’altra,<br />
assolutamente verosimile – quanto meno come spiegazione “ufficiale”<br />
fornita all’interno del sodalizio- e ben atto a fondarne la sua condanna a<br />
morte.<br />
Di contro, rileva la Corte che poco interesse può avere, in questa<br />
sede, accertare se effettivamente l’uccisione del Generale sia stata<br />
determinata solo dal timore dei futuri pericoli che la sua azione avrebbe<br />
rappresentato per Cosa Nostra, ovvero se dietro a tale motivazione<br />
ufficiale vi fossero altre inconfessabili ragioni.<br />
Si può, senz’altro, convenire con chi sostiene che al riguardo<br />
persistano ampie zone d’ombra, concernenti sia le modalità colle quali<br />
il Generale è stato mandato in Sicilia (praticamente da solo e senza<br />
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