CORTE DI ASSISE DI PALERMO sezione ... - I pezzi mancanti
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suocero del fratello; ma altresì dal fatto che lo stesso alibi oggi fornito<br />
testimonia la possibilità per l’imputato di trovarsi a Palermo nei momenti<br />
“chiave” per l’organizzazione mafiosa.<br />
Infatti, è lo stesso imputato a riferire che quando venne ucciso il<br />
Generale egli si trovava a Palermo.<br />
Del pari inverosimile è, poi, che per i primi dieci giorni di<br />
settembre, insieme alla sua fidanzata, il MADONIA abbia potuto fare la<br />
spola con S. Vito Lo Capo, ivi recandosi ogni giorno dalle 9,00 di<br />
mattina sino alle 21,00 di sera.<br />
Prescindendo dal fatto che l’alibi fornito non è supportato da alcun<br />
elemento oggettivo di conforto; giova rilevare che, poiché notoriamente<br />
S. Vito Lo Capo è una località turistica che si trova ad oltre cento<br />
chilometri da Palermo, la versione offerta dall’imputato appare tutt’altro<br />
che logica.<br />
Soprattutto, se si considera che – come precisato dal MADONIA<br />
durante l’esame- né la ragazza, né l’imputato avevano alcuna esigenza di<br />
rientrare in sede ogni sera. Erano, infatti, in vacanza, dormivano insieme<br />
e non avevano bisogno di vedere o incontrare nessuno.<br />
Per cui certamente meno dispendioso, meno stressante, e di gran<br />
lunga più ragionevole sarebbe stato per entrambi trovare un albergo o un<br />
residence nel quale trascorrere quel periodo di vacanza e non sobbarcarsi<br />
un continuo defatigante quotidiano viaggio per andare e per tornare.<br />
Ma anche sotto un altro aspetto la versione resa dal MADONIA<br />
appare tutt’altro che convincente.<br />
Infatti, l’imputato dopo avere sostenuto che nel mese di marzo<br />
aveva fatto rientro in Italia per far visita alla madre che non stava bene e<br />
dopo avere affermato che egli poi mancava a Palermo dal mese di<br />
marzo; ha asserito di avere trascorso tutto il periodo di ferie colla<br />
Tutone, prima recandosi quotidianamente a San Vito Lo Capo e poi<br />
partendo con quella a Roma, senza trovare il tempo per fare visita alla<br />
genitrice ed al fratello Aldo (l’unico che non era allora ristretto in<br />
carcere).<br />
E poiché lo stesso imputato ha asserito di essere stato sempre in<br />
ottimi rapporti coi suoi familiari, pare evidente che la versione offerta<br />
dal MADONIA presti il fianco anche a tale aspetto di illogicità.<br />
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