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CORTE DI ASSISE DI PALERMO sezione ... - I pezzi mancanti

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fosse Francesco MADONIA, sostituito nei momenti di detenzione, dal<br />

figlio maggiore Antonino MADONIA, nonché gli strettissimi rapporti<br />

esistenti tra i MADONIA ed i GALATOLO, da una parte, e tra i<br />

MADONIA e RIINA, dall’altra; nonché la frequentazione negli anni tra<br />

l’81 e l’82 del fondo Pipitone o fondo Galatolo da parte di MADONIA,<br />

di GRECO Scarpa e dei MARCHESE.<br />

Più analiticamente nella citata sentenza del Tribunale di Palermo<br />

del 24/3/93 - colla quale, tra gli altri, gli odierni imputati GALATOLO<br />

Vincenzo e MADONIA Antonino erano stati condannati, entrambi, per<br />

associazione finalizzata al traffico degli stupefacenti e GALATOLO<br />

Vincenzo anche per il reato di associazione mafiosa, riportando,<br />

rispettivamente, il MADONIA la pena di trent’anni di reclusione (poi<br />

ridotta a 22 in appello) ed il GALATOLO Vincenzo la pena di ventisei<br />

anni di reclusione - si legge 176 :<br />

- che non vi poteva essere alcun dubbio che tra i GALATOLO, in<br />

genere, e la famiglia MADONIA insistessero rapporti di natura<br />

associativa e criminosa, evidenziandosi, in particolare, “un diretto e<br />

cogente rapporto gerarchico tra Vincenzo GALATOLO , capo della<br />

famiglia mafiosa dell’Acquasanta, ed il suo capo mandamento Francesco<br />

MADONIA, sostituito per lungo tempo anche dal figlio Antonino<br />

MADONIA”.<br />

- che MARINO MANNOIA Francesco, oltre all’appartenenza a Cosa<br />

Nostra ed il ruolo di rappresentante della famiglia dell’Acquasanta del<br />

GALATOLO - aveva confermato gli stretti rapporti operativi ed<br />

associativi insistenti tra MADONIA e GALATOLO confermando che il<br />

territorio dell’Acquasanta era ricompreso nel mandamento di Resuttana<br />

dei MADONIA.<br />

- che nell’ oramai famoso “libro mastro” riportante la contabilità dei<br />

proventi dell’attività estorsiva del clan dei MADONIA, vi è il<br />

riferimento ad uno degli esattori che operavano per conto dei<br />

MADONIA e si tratta, per l’appunto, di GALATOLO Vincenzo. 177<br />

- che 178 anche la zona dell’Acquasanta in genere ed il vicolo Pipitone, in<br />

specie, ove risiedevano molti dei fratelli GALATOLO, costituiva uno<br />

dei luoghi di ritrovo più frequentemente utilizzati per gli incontri tra gli<br />

associati di Cosa Nostra.<br />

176 cfr. alle pgg. 333 e segg. della sentenza in parola.<br />

177 Cfr. a pg. 344 della sentenza.<br />

178 Cfr. pg. 345 e segg. della sentenza.<br />

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