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CORTE DI ASSISE DI PALERMO sezione ... - I pezzi mancanti

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Sul punto, reputa questo Giudice che sia stato estremamente<br />

significativo ed utile il confronto disposto tra i due collaboranti 199 .<br />

Intanto, va ribadito che non vi possono essere dubbi sul fatto che<br />

la versione, senz’altro, più corretta sia quella offerta da GANCI<br />

Calogero.<br />

Ciò, non solo, perché il GANCI si trovava alla guida dell’auto che<br />

iniziò l’assalto a quella del Generale, per cui è verosimile che meglio di<br />

chiunque altro il suddetto collaborante avesse memorizzato le fasi<br />

dell’agguato, quanto meno avuto riguardo alla manovra da esso stesso<br />

effettuata.<br />

Ma, altresì, in quanto – come già sottolineato- le sue affermazioni<br />

trovano negli atti del processo oggettivi quanto inequivocabili elementi<br />

di conforto, nelle tracce lasciate dai colpi di kalashnicov esplosi dal<br />

MADONIA che ebbero ad attingere gli edifici ed il furgone insistenti sul<br />

lato destro della strada, comprovando che l’agguato era stato eseguito da<br />

sinistra verso destra.<br />

Tanto premesso, resta da chiarire come mai l’ANZELMO abbia<br />

potuto fornire sul punto una versione così diversa.<br />

Al riguardo, va preliminarmente affermato che l’ANZELMO si è<br />

mostrato, oltremodo, certo che il GANCI avesse affiancato l’auto del<br />

Generale dal lato destro di quest’ultima, sostenendo per giunta che il<br />

MADONIA aveva sparato dal finestrino del guidatore (cioè, del<br />

GANCI), sostanzialmente, ponendosi davanti al complice.<br />

Tuttavia, dalle sue stesse dichiarazioni è risultato chiaramente che<br />

l’ANZELMO non aveva un ricordo visivo di tali fasi dell’agguato,<br />

quanto piuttosto che avesse serbato dell’evento una ricostruzione<br />

composta di ricordi visivi e di deduzioni logiche.<br />

In particolare, ha tra l’altro sostenuto l’ANZELMO che, nel<br />

momento in cui il GANCI ed il MADONIA stavano per affiancare l’auto<br />

del generale, l’autovettura sulla quale esso ANZELMO si trovava,<br />

versava “in ultima posizione” (dietro all’auto del generale, a quella<br />

condotta dal GANCI, all’Alfetta ed alla motocicletta dei killers e, quindi,<br />

a parecchi metri di distanza da quella del GANCI); che egli aveva visto<br />

il GRECO sparare dalla motocicletta contro l’Alfetta; che l’Alfetta, che<br />

si trovava più o meno in mezzo alla strada, per effetto dei colpi era<br />

terminata sul lato sinistro; che egli superandola, si era “voltato per<br />

guardarla”, pensando che esso ANZELMO ed i suoi complici, dovessero<br />

scendere per dare il colpo di grazia all’agente, mentre il GAMBINO<br />

199 Cfr. il confronto effettuato all’udienza dell’1/12/2001, al faldone nr. 3, vol. 10.<br />

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