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CORTE DI ASSISE DI PALERMO sezione ... - I pezzi mancanti

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Al riguardo, è stato evidenziato come per tale suo attivismo e<br />

rapporto fiduciario col capo dei capi, si fosse guadagnato (insieme a<br />

LUCCHESE Giuseppe) l’appellativo di ambasciatore di RIINA<br />

Salvatore a Palermo e come, più in là (intorno al 1988), per il valore<br />

mostrato, avesse assunto anche formalmente la carica di<br />

capomandamento di Resuttana, in luogo del genitore malato, oltre che<br />

detenuto.<br />

Sempre la sentenza in parola ha evidenziatogli strettissimi rapporti<br />

da lungo tempo esistenti, soprattutto nel campo dell’illecito, tra i<br />

MADONIA ed i GALATOLO che rientravano nel mandamento dei<br />

primi; nonché tra i MADONIA e RIINA Salvatore; emergendo che era<br />

stato proprio quest’ultimo a volere, nel 1977, che Resuttana riavesse un<br />

suo mandamento e che il medesimo venisse affidato a MADONIA<br />

Francesco; superando tra l’altro la questione dello scioglimento della<br />

famiglia conseguita “all'illecito" operato da BONANNO Armando<br />

(uomo d’onore della famiglia di Resuttana) che era andato “in missione”<br />

(omicida) nel trapanese, senza che il capomandamento di allora<br />

(RICCOBONO) ne fosse stato informato.<br />

Ancora, emerge da quella sentenza che il fondo dei GALATOLO,<br />

territorialmente rientrante nel mandamento controllato dai MADONIA,<br />

fosse usato, già a far data dai primi anni ottanta, come base operativa per<br />

riunioni dei mafiosi della corrente corleonese, per commettervi ivi reati,<br />

nonché come base di partenza per il compimento di efferate azioni<br />

criminose.<br />

Il tutto assolutamente in linea con quanto dichiarato dagli odierni<br />

collaboranti GANCI ed ANZELMO.<br />

Emergendo, altresì, a dimostrazione dei legami risalenti nel tempo<br />

ed esistenti coi corleonesi, che l’odierno imputato, al pari del fratello<br />

Giuseppe, negli anni settanta aveva fatto per lungo tempo da autista a<br />

RIINA Salvatore.<br />

Numerose altre sentenze acquisite agli atti testimoniano la<br />

qualificata appartenenza del MADONIA Antonino al sodalizio mafioso<br />

di Cosa Nostra e la sua partecipazione a fatti di sangue commessi per<br />

quella consorteria. 227<br />

227 Cfr., in tal senso, a titolo d’esempio, la sentenza emessa dalla Corte di Assise di Palermo<br />

in data 25/7/1997 – al faldone nr. 22/23- colla quale il MADONIA è stato condannato<br />

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