CORTE DI ASSISE DI PALERMO sezione ... - I pezzi mancanti
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La moto Suzuki, secondo quanto era dato dedurre dalla<br />
testimonianza del finanziere CASERTA, aveva avuto il compito di<br />
segnalare alla moto HONDA l’arrivo della vittima designata.<br />
La Honda a sua volta, aveva avvertito gli occupanti delle due auto<br />
che attendevano più avanti e che, quindi, erano entravi in azione.<br />
La vettura del RUSSO e quella del prefetto erano state affiancate<br />
sul lato destro dagli assalitori, i quali con micidiali raffiche di<br />
Kalashnicov, avevano ferito a morte i passeggeri; entrambe le vetture<br />
prive di guida, avevano finito la loro corsa su autovetture in sosta lungo<br />
il marciapiedi sinistro ed a questo punto un’altra pioggia di proiettili si<br />
era abbattuta sui corpi già martoriati del prefetto e della povera moglie<br />
sfigurandoli senza pietà.<br />
I “colpi di grazia” erano stati sicuramente esplosi da un killer<br />
sceso dal proprio veicolo, poiché sull’asfalto, a pochi centimetri dalla<br />
ruota anteriore sinistra della A 112, erano stati ritrovati cinque bossoli di<br />
kalashnicov ed altri quattro venivano trovati un po’ più avanti.<br />
Quasi sicuramente l’equipaggio della moto Honda aveva<br />
partecipato soltanto alla fase iniziale dell’agguato con il compito di<br />
avvertire gli occupanti delle due autovetture dell’arrivo del Prefetto: ciò<br />
si deduceva dal fatto che la Honda non era stata trovata abbandonata<br />
dopo l’eccidio e che il dott. Palazzolo aveva visto transitare una sola<br />
moto nell’immediatezza del fatto.<br />
Ne conseguiva che molto verosimilmente gli autori materiali<br />
dell’assassinio del Russo erano stati gli occupanti della Suzuki, che<br />
l’aveva tallonato, per consentire agli altri assalitori di agire impunemente<br />
contro il Prefetto e la di lui moglie.<br />
E’ probabile, altresì, che esaurita l’opera coll’agente RUSSO,<br />
anche i killers della Suzuki avessero dato man forte agli altri e, in<br />
particolare, che il passeggero del motociclo fosse sceso di sella ed avesse<br />
esploso gli ultimi colpi di kalashnicov, da terra e da sinistra, contro la<br />
vettura del Prefetto.<br />
Non va dimenticato, infatti, che il passeggero della motocicletta<br />
transitata sotto la sua finestra stava chino in avanti e faceva movimenti<br />
come se stesse nascondendo qualcosa sotto gli abiti.<br />
E’ verosimile, poi, che la Fiat 132 fosse solo di appoggio, poiché,<br />
nell’abitacolo, non sono stati rinvenuti bossoli di proiettili, mentre ne<br />
sono stati rinvenuti nella BMW.<br />
E, dato che nell’attentato erano stati utilizzati esclusivamente due<br />
kalashnicov, uno dei quali era certamente in possesso del passeggero<br />
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