CORTE DI ASSISE DI PALERMO sezione ... - I pezzi mancanti
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Invero, ANZELMO Francesco Paolo, uomo d’onore della<br />
famiglia della Noce, ha riferito notizie sostanzialmente identiche, sia in<br />
ordine alla composizione della famiglia della Noce , ai primi degli anni<br />
‘80, e successivamente; sia in merito ai ruoli di rilievo assunti dalle<br />
rispettive famiglie prima e dopo la soppressione dello SCAGLIONE,<br />
nonché in riferimento alle altre famiglie che componevano il<br />
mandamento ed ai personaggi mafiosi che si erano succeduti al comando<br />
delle rispettive compagini, ed agli efferati omicidi commessi dalla<br />
consorteria della quale aveva fatto parte.<br />
In particolare, l’ANZELMO, a proposito degli uomini d’onore<br />
chiamati a partecipare ai gruppi di fuoco succedutisi nel corso degli anni,<br />
delle modalità di consumazione dei delitti, della soppressione dei<br />
cadaveri, ha fornito, in buona sostanza, un quadro assolutamente<br />
coincidente con quello offerto dal GANCI, cosa che in tutta evidenza<br />
rasserena sulla veridicità di quanto rappresentato da entrambi i<br />
collaboranti; stante, soprattutto, la contestualità colla quale i due hanno<br />
iniziato a collaborare e l’impossibilità di ciascuno di essi di conoscere il<br />
contenuto delle propalazioni dell’altro.<br />
Sempre in ordine alla struttura di Cosa Nostra ed ai componenti<br />
della consorteria in questione le affermazioni del GANCI trovano nel<br />
presente processo conferma anche nelle dichiarazioni degli altri<br />
collaboranti raccolte nelle pronunce giudiziarie acquisite.<br />
Così, a titolo d’esempio, giova rimarcare come dalle dichiarazioni<br />
dei collaboranti CANCEMI Salvatore, FERRANTE Giovan Battista,<br />
rese nel dibattimento per la strage in cui perse la vita il Giudice<br />
Chinnici 181 risulti confermato che il gruppo di fuoco che in quegli anni<br />
commetteva, per conto dei corleonesi, gli omicidi più importanti era<br />
costituito da Nino MADONIA, da Pino GRECO “scarpa”, Pippo<br />
GAMBINO, LUCCHESE Giuseppe, dai figli di GANCI Raffaele,<br />
Mimmo e Calogero, da ANZELMO e da BRUSCA Giovanni.<br />
* * *<br />
Ancor più significativo è , poi, il fatto che anche le<br />
dichiarazioni rese, seppur incidentalmente, dal GANCI nel corso<br />
dell’esame e riguardanti alcuni degli omicidi commessi dalla propria<br />
consorteria, trovano imponenti elementi di riscontro o nelle<br />
181 Cfr. al faldone nr. 34.<br />
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