Tesi di Laurea di Valentina Boccini - Dipartimento di Matematica e ...
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CAPITOLO 1. LEZIONI 7<br />
previsioni su un probabile triangolo rettangolo allineandoli lungo i lati ed<br />
utilizziamo lo spago con i no<strong>di</strong> solo per la verifica. Si può vedere che ne<br />
possiamo trovare altri, come ad esempio il triangolo <strong>di</strong> lati 5, 12, 13, o quello<br />
<strong>di</strong> lati 6, 8, 10, ma le <strong>di</strong>mensioni dei lati crescono notevolmente.<br />
Bisogna precisare che, essendo questo un metodo sperimentale, è soggetto<br />
a degli errori <strong>di</strong> misurazione. Inoltre, per quanto possa essere lungo il nostro<br />
spago, non possiamo affermare che tutti i triangoli pitagorici che abbiamo<br />
trovato ad un certo punto siano davvero tutti quelli che possono esistere,<br />
perché ce ne potrebbero essere sempre <strong>di</strong> più gran<strong>di</strong>. Tuttavia questo metodo<br />
è molto utile come punto <strong>di</strong> partenza per farsi un’idea <strong>di</strong> quali possono essere<br />
i triangoli pitagorici più semplici e per cercare <strong>di</strong> estrapolare da questi primi<br />
esempi una possibile regola generale.<br />
Prima <strong>di</strong> passare ad una generalizzazione rigorosa, guar<strong>di</strong>amo il problema<br />
della ricerca <strong>di</strong> tutti i triangoli pitagorici da un punto <strong>di</strong> vista algebrico,<br />
analizzando la terna <strong>di</strong> numeri interi che ci dà le lunghezze dei lati. Tutti<br />
i triangoli in questione sono rettangoli: vale sempre quin<strong>di</strong> il teorema <strong>di</strong><br />
Pitagora, il quale afferma che la somma dei quadrati delle lunghezze dei<br />
cateti è uguale al quadrato della lunghezza dell’ipotenusa. Per ogni terna<br />
associata ad un triangolo pitagorico, avremo che tra questi tre numeri interi<br />
vale questa relazione precisa. Diamo una definizione generale a tutte le terne<br />
che sod<strong>di</strong>sfano questa con<strong>di</strong>zione.<br />
Definizione 1.3. Una terna pitagorica è una terna <strong>di</strong> numeri interi positivi<br />
(a, b, c) tali che<br />
a 2 + b 2 = c 2 .<br />
a, b, c sono cioè le lunghezze dei lati <strong>di</strong> un triangolo pitagorico, fissata<br />
un’unità <strong>di</strong> misura.<br />
Esempio 1.1. (3, 4, 5) è una terna pitagorica: infatti<br />
3 2 + 4 2 = 9 + 16 = 25 = 5 2 .<br />
Se 3 e 4 sono le lunghezze dei cateti <strong>di</strong> un triangolo rettangolo (qualsiasi<br />
sia l’unità <strong>di</strong> misura), la lunghezza dell’ipotenusa è uguale a 5 (considerando<br />
la stessa unità <strong>di</strong> misura).<br />
Il teorema <strong>di</strong> Pitagora è proprio quello che permette il passaggio da triangoli<br />
a terne pitagoriche: è un teorema molto utilizzato e <strong>di</strong>ffuso, del quale<br />
sono state trovate molte <strong>di</strong>mostrazioni <strong>di</strong>verse a <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà.<br />
Analogamente a come abbiamo fatto dal punto <strong>di</strong> vista geometrico, abbiamo<br />
visto che almeno un esempio <strong>di</strong> terna pitagorica esiste. Ci chie<strong>di</strong>amo adesso<br />
se oltre a questa ne esistano altre ed eventualmente quante siano.