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Tesi di Laurea di Valentina Boccini - Dipartimento di Matematica e ...

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CAPITOLO 2. RELAZIONE SULLE VERIFICHE 49<br />

In questo esercizio emerge la confusione degli studenti nel <strong>di</strong>stinguere una<br />

con<strong>di</strong>zione necessaria dalla definizione <strong>di</strong> terna primitiva. Questo è stato il<br />

problema più <strong>di</strong>ffuso nei compiti <strong>di</strong> entrambe le classi.<br />

Precisamente le affermazioni sono <strong>di</strong> questo genere:<br />

Esempio 2.2. La terna (a, b, c) è primitiva perché a e b sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />

parità e c è <strong>di</strong>spari.<br />

La con<strong>di</strong>zione MCD(a, b, c) = 1, che sarebbe proprio la definizione, viene<br />

omessa oppure solo accennata, come se fosse un’informazione aggiuntiva.<br />

Probabilmente questa confusione è stata causata dalla concessione <strong>di</strong> vasto<br />

spazio per questa con<strong>di</strong>zione riguardante la parità delle terne primitive<br />

in classe, favorita dall’interesse mostrato dai ragazzi stessi; inoltre, non è<br />

stato sottolineato che questa fosse solo necessaria: non sono state ad esempio<br />

esplicitate terne non primitive in cui la con<strong>di</strong>zione valesse. Durante le<br />

correzioni dei compiti, alcuni studenti hanno affermato <strong>di</strong> avere confuso le<br />

ipotesi simili su m ed n, riguardanti la caratterizzazione delle terne primitive,<br />

con le con<strong>di</strong>zioni sulla terna stessa. Tra l’altro forse non è ancora molto<br />

chiara in generale la <strong>di</strong>fferenza tra definizione, caratterizzazione e con<strong>di</strong>zione<br />

necessaria.<br />

Un’altra problematica è stata la non piena comprensione del testo: in<br />

questo primo esercizio molti hanno calcolato la terna, senza specificare se<br />

essa fosse primitiva o meno, oppure senza specificare, nel caso questa non<br />

lo fosse, quale ipotesi su m ed n venisse a mancare. Questo fatto è stato<br />

abbastanza strano, soprattutto perché, dopo una domanda <strong>di</strong> chiarimento<br />

del testo durante il compito, è stato riba<strong>di</strong>to, a tutte e due le classi, che<br />

l’esercizio chiedeva <strong>di</strong> scrivere quali ipotesi mancassero su m ed n. Una<br />

spiegazione verosimile può essere stato il riconoscimento della tipologia <strong>di</strong> un<br />

esercizio dato tra quelli <strong>di</strong> preparazione, il quale aveva la stessa impostazione<br />

grafica ma richiedeva solo <strong>di</strong> calcolare la terna.<br />

Riflessioni specifiche per la classe Quinta Ginnasio<br />

Ci sono stati ulteriori errori a proposito del collegamento tra le ipotesi su m<br />

ed n e la tipologia della terna corrispondente. Non è chiaro nel seguente caso<br />

che le ipotesi valide sono necessarie e sufficienti per la primitività della terna.<br />

Esempio 2.3. Valgono le ipotesi su m ed n, quin<strong>di</strong> la terna potrebbe essere<br />

primitiva.<br />

Inoltre, in due casi è stato scritto che una terna fosse primitiva, quando<br />

invece non lo era: l’impressione è che ci sia stata una <strong>di</strong>menticanza <strong>di</strong>

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