Tesi di Laurea di Valentina Boccini - Dipartimento di Matematica e ...
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CAPITOLO 2. RELAZIONE SULLE VERIFICHE 41<br />
- Se p è nella scomposizione <strong>di</strong> m, allora p <strong>di</strong>vide sia a che m ed anche<br />
m 2 . Quin<strong>di</strong> p <strong>di</strong>vide m 2 − a = n 2 , ma questo non è possibile perché<br />
abbiamo supposto che MCD(m, n) = 1.<br />
- Se p è nella scomposizione <strong>di</strong> n, facciamo un ragionamento analogo e<br />
ve<strong>di</strong>amo che anche questo caso si deve escludere.<br />
- Se p = 2, allora a sarebbe pari, ma questo è escluso dal fatto che<br />
scegliamo m ed n <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa parità (anche m 2 ed n 2 risultano <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />
parità e perciò la loro <strong>di</strong>fferenza è <strong>di</strong>spari).<br />
Quin<strong>di</strong> MCD(a, b) = 1, ⇒ MCD(a, b, c) = 1.<br />
Soluzione 12. Limitiamo la nostra ricerca ai triangoli relativi a terne primitive.<br />
Poniamo la formula del perimetro uguale a quella dell’area, scrivendo i<br />
lati del triangolo nella forma <strong>di</strong> Euclide.<br />
L’area <strong>di</strong> un triangolo rettangolo si trova calcolando il semiprodotto tra i<br />
due cateti:<br />
AREA = 2mn(m2 − n 2 )<br />
2<br />
= mn(m 2 − n 2 )<br />
P ERIMET RO = m 2 − n 2 + 2mn + m 2 + n 2 = 2m 2 + 2mn.<br />
⇒ mn(m 2 − n 2 ) = 2m 2 + 2mn<br />
mn(m + n)(m − n) = 2m(m + n) ⇒ n(m − n) = 2.<br />
Quin<strong>di</strong> l’unica possibilità è: m − n = 1 e n = 2. Di conseguenza m = 3.<br />
Il triangolo è quello <strong>di</strong> lati (5, 12, 13).<br />
Estendendo la ricerca a terne non primitive, troviamo anche (6, 8, 10).<br />
2.2 Testi dei compiti in classe<br />
I primi due esercizi sono, per entrambe le classi, varianti degli esercizi <strong>di</strong><br />
preparazione al compito concernenti la formula <strong>di</strong> Euclide.<br />
Il terzo esercizio riguarda le trasformazioni <strong>di</strong> terne primitive in terne<br />
primitive attraverso le tre matrici presentate. Si richiede <strong>di</strong> calcolare la terna<br />
ottenuta dopo aver applicato in successione due trasformazioni fissate a<br />
partire da (3, 4, 5), effettuando quin<strong>di</strong> moltiplicazioni matrice per vettore.<br />
Anche l’esercizio 4 è della tipologia <strong>di</strong> alcuni esercizi affrontati durante le