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Dieta, regole igieniche e salute - PikiWiki

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I Molluschi e i Crostacei, pur avendo un alto contenuto di colesterolo, sono praticamente<br />

scarsi di grassi saturi, per cui il rapporto ICGS (vedi Cap. II) si mantiene a livelli accettabili.<br />

Molti Latticini, e fra essi i Formaggi, specie se confezionati di latte intero, contengono forti<br />

quantità di grassi saturi e di colesterolo, e pertanto possono essere consumati non più di 1-2<br />

volte alla settimana. Solo alcuni fra essi, prodotti con latte scremato come la mozzarella di<br />

vacca, hanno una ridotta quantità di questi grassi e quindi possono essere assunti più spesso ma<br />

sempre con moderazione.<br />

Le stesse considerazioni valgono per yogurt e latte vaccino, che vanno scelti fra le qualità<br />

scremate e più magre.<br />

I Legumi (fagioli, ceci, piselli, ecc.) possono sostituire, anche se non completamente, la<br />

carne e integrare così la quota di proteine; essi dovrebbero comparire in tavola almeno 2-3 volte<br />

alla settimana.<br />

Essi hanno il vantaggio di essere quasi privi di grassi saturi e di avere un alto contenuto di<br />

fibre; hanno invece lo svantaggio di contenere gli aminoacidi essenziali in quantità ridotta e<br />

spesso incompleta. Alcuni fra essi, come la soia, hanno dimostrato di contenere proteine e<br />

grassi che abbassano la colesterolemia.<br />

Infine le uova contengono nell’albume tutti gli aminoacidi essenziali in forte concentrazione,<br />

ma l’alto contenuto in colesterolo del tuorlo, che da solo raggiunge la massima quantità<br />

giornaliera consigliata (300 mg) ne controindica l’uso abituale; è tollerato al massimo un pasto<br />

di uova intere alla settimana. Per l’albume invece il consumo è libero e addirittura consigliabile.<br />

* I Carboidrati, indispensabili al metabolismo umano e dei grassi, costituiscono una importante<br />

fonte di calorie e possono raggiungere il 42-45% di quelle totali, pari a 225-280 g/giorno,<br />

scegliendo fra quelli integrali che non hanno subito il dannoso processo di raffinazione. La loro<br />

scelta dovrebbe ovviamente tener conto di quanto esposto nel Cap.III, a proposito dell’Indice<br />

Glicemico.<br />

• Infine va introdotta una sufficiente quantità di fibre, pari a 20- 25 g al giorno per un adulto<br />

ed a 5g + gli anni di età per un ragazzo.<br />

Alcune fra esse ritardano l’assorbimento del colesterolo e dei carboidrati nell’intestino, riducendo<br />

l’iperinsulinemia con le note conseguenze; altre stimolano le funzioni intestinali e favoriscono così<br />

l’eliminazione di scorie soprattutto proteiche, tossiche e forse cancerogene:<br />

Tutte queste indicazioni sono sviluppate nei Cap.i I e II e nel Cap. III.<br />

Come si è appena detto, la scelta dei grassi per condimento è orientata su quelli polinsaturi,<br />

rappresentati dagli oli di semi, e su quelli monoinsaturi, come l’olio di oliva.<br />

Ma qui salta fuori il c.d. “paradosso israeliano” per cui gli Ebrei, forti consumatori di oli di semi,<br />

hanno un’alta percentuale di malattie cardiovascolari di natura aterosclerotica (infarto miocardico).<br />

L’anomalia è stata interpretata come dovuta al loro contenuto alto di Acidi Grassi Omega-6 e<br />

basso di Omega-3. Sulla base di questa osservazione e di numerosi studi, molti di questi oli vegetali<br />

andrebbero evitati, tranne quello di lino e di canola, il primo poco adatto alla cucina e facile ad<br />

irrancidimento e il secondo raramente disponibile.<br />

L’olio migliore risulta ancora quello di oliva extravergine, che fra l’altro è usato da millenni dalle<br />

popolazioni mediterranee, notoriamente poco colpite da malattie cardiovascolari aterosclerotiche.<br />

La Preparazione dei cibi va attentamente controllata: la loro Cottura non deve superare i 160°,<br />

specie per le Proteine, pena la produzione di amine eterocicliche, riconosciute come cancerogene,<br />

cioè che favoriscono il cancro. Da studi recenti sembra che anche i Carboidrati sottoposti ad alte<br />

temperature sviluppino Acrilamide, anch’essa cancerogena.<br />

Tutti i tipi di alimenti andrebbero consumati crudi e, ove non possibile, bolliti o cotti a vapore, al<br />

massimo al forno o al microonde a temperature adeguate; da evitare invece la griglia e il fritto con<br />

impanatura.<br />

Infine l’aggiunta di Sale da cucina gli alimenti, così come l’uso di prodotti industriali e piatti<br />

preparati con sali di Sodio fra gli ingredienti (evento estremamente comune!) deve essere oggetto di

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