Dieta, regole igieniche e salute - PikiWiki
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Fra i Condimenti meglio scegliere gli oli vegetali, che contengono prevalentemente Grassi<br />
Polinsaturi (10% delle Calorie Totali) o Monoinsaturi (10%); in considerazione del loro contenuto<br />
in Omega-3 e Omega-6 (vedi Cap. IV) l’ideale è l’olio di oliva extravergine. Pochi altri oli (di lino,<br />
canola) sarebbero consigliabili, ma non sono usati nella nostra cucina per una serie di limitazioni:<br />
La dieta è completata da una abbondanza di fibre (Cap. VIII), 30-40 g. al giorno, (da non superare<br />
per non creare problemi intestinali), contenute soprattutto in frutta e verdura, legumi, cereali<br />
integrali.<br />
2) Mangiare meglio. Mangiare meno, spesso non basta per controllare l’iperglicemia,<br />
l’iperinsulinemia, il diabete e soprattutto l’obesità. Specie per quanto riguarda il soprappeso, le diete<br />
tradizionali a basse calorie (Cap.VI) spesso o non raggiungono l’obiettivo o , dopo averlo raggiunto,<br />
permettono la rapida ripresa del peso appena si torna ad una dieta di mantenimento<br />
Perciò è importante completarle e potenziarle con una scelta appropriata degli alimenti, specie dei<br />
Carboidrati. Una dieta impostata,oltre che sulla riduzione delle calorie, anche sulla scelta dei<br />
Carboidrati secondo il loro indice glicemico, ha effetti decisamente migliori e soprattutto di più<br />
lunga durata.<br />
I principi di questa dieta sono esposti nel Cap.IV e i cibi consigliati indicati nella Tab.17 e<br />
riassunti nella Tab. 18. Da queste si vede come molti alimenti come frutta e verdura, legumi, cereali<br />
integrali, latticini e simili, hanno un basso Indice e Carico Glicemici e possono essere consumati<br />
abbastanza liberamente, pur sempre nei limiti del peso indicato nella porzione.<br />
Molti altri, come pane e pasta, cereali raffinati, minestre, pasticceria, minestre e piatti preparati,<br />
nonché quasi tutte le bevande quasi sempre zuccherate e gli alcolici, hanno un alto Indice e Carico<br />
Glicemici e quindi vanno fortemente limitati o aboliti.<br />
Gli zuccheri sono da evitare, tranne che in piccolissime quantità e sostituiti da alcuni edulcoranti<br />
come saccarina e aspartame. Il fruttosio, lo xilitolo e il sorbitolo, a basso Indice Glicemico, possono<br />
essere usati solo per periodi non troppo lunghi, perché in tal caso aumentano i trigliceridi.<br />
Come si vede nelle tabelle, la carne, il pollame, il pesce, le uova, i formaggi, hanno un<br />
IndiceGlicemico vicino allo zero; per essi tuttavia valgono altri criteri di scelta, già indicati a<br />
proposito delle malattie cardiovascolari..<br />
3) Consumare di più. Il III punto è l’aumento dei consumi, che si può ottenere intensificando<br />
l’attività fisica. Per una serie di ragioni , come lo scarso allenamento, il soprappeso, eventuali<br />
problemi cardiaci di questi soggetti, l’attività fisica va attentamente graduata.<br />
Sono pertanto sconsigliati sports impegnativi o violenti, almeno all’inizio, e preferita la<br />
semplice passeggiata, possibilmente a passo un po’ veloce, di ½ -1 ora al giorno; essa tuttavia va<br />
praticata tutti i giorni, con costanza e senza frequenti abbandoni e può essere sostituita dal<br />
giardinaggio e dai lavori domestici.<br />
Dopo un certo periodo, a parziali risultati ottenuti , si può aggiungere il nuoto, la bicicletta<br />
prima in piano e poi anche in salita, il tennis, il jogging e poi la corsa e così via.<br />
La Sindrome Metabolica, che associa all’iperinsulinemia aumento della glicemia a digiuno e dei<br />
trigliceridi, ipertensione arteriosa, abbassamento del colesterolo-HDL e obesità spesso grave,<br />
richiede un trattamento simile a quello del diabete e dell’obesità, contenuto nei Paragrafi 1), 2) e 3)<br />
di questo Capitolo, a cui si rimanda.<br />
Ricordiamo solo brevemente che esso consiste in una riduzione più o meno importante delle<br />
calorie, in una miglior scelta dei carboidrati e in un aumento dei consumi di energia intensificando<br />
l’attività fisica.<br />
In conclusione, per realizzare il nostro obiettivo di vivere a lungo in buona <strong>salute</strong> non esiste una<br />
dieta universalmente buona contrapposta ad una dieta universalmente cattiva, ma solo una dieta<br />
ottimale per il singolo soggetto, risultante da influenze genetiche ed ambientali, possibilmente<br />
risalenti a molte generazioni precedenti.<br />
Eventuali malattie già in atto (cardiovascolari aterosclerotiche, tumorali, metaboliche, ecc.),<br />
possono modificarne le indicazioni.