Dieta, regole igieniche e salute - PikiWiki

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Verdura g. 150 Olio 1 cucchiaino 1 frutto fresco 4° giorno. Pranzo petto di pollo g.150 verdura g 150 olio 1 cucchiaino 1 frutto fresco Cena: filetto di merluzzo g.100 Verdura g.150 Olio 1 cucchiaino 1 frutto fresco 5° giorno. Pranzo: tonno senza olio g.150 insalata g.50 olio 1 cucchiaino 1 frutto fresco Cena: 2 uova sode o in camicia Verdura g.150 Olio 1 cucchiaino 1 frutto fresco 6° giorno. Pranzo:. Tacchino o pollo alla griglia g.150 verdura g.150 olio 1 cucchiaino 1 frutto fresco Cena: 2 uova sode o in camicia Verdura g.150 Olio 1 cucchiaio 1 frutto fresco 7° giorno. Pranzo: Pesce di mare arrosto g.150 olio 1 cucchiaio 1 frutto fresco Cena: ricotta di mucca o certosino g.100 Verdura g.150 Olio 1 cucchiaio 1 frutto fresco * Bere solo acqua minerale non gassata. * Aggiungere 1 fetta di pane a pasto comporta un aumento di oltre 100 Kcal. giornaliere * Per olio di oliva si intende olio extravergine di oliva. 70 Gli effetti favorevoli di queste diete comprendono, oltre al calo di peso, una riduzione della glicemia, della emoglobina glicata, del colesterolo e dei trigliceridi, esse favoriscono inoltre il controllo del diabete NID, della pressione arteriosa e dello scompenso cardiaco. Negli esperimenti sugli animali sono stati ottenuti vari altri risultati, in primo luogo un allungamento della vita di circa 1/3, un ritardo nell’invecchiamento, una minor incidenza di tumori e un miglioramento delle difese immunitarie e della memoria; questi risultati tuttavia richiedono il rispetto delle giuste proporzioni di proteine, vitamine e minerali.. Si può concludere che una eccessiva alimentazione accelera l’invecchiamento, probabilmente per la maggior produzione di radicali liberi (vedi Cap.XVI ), per cui è giustificato l’aforisma” mangia meno, vivi di più” e, aggiungiamo noi,” in ultima analisi, finisci di mangiare di più”. Oltre alla dieta convenzionale ed alla dieta a bassissime calorie, sono state sperimentate anche altre diete dimagranti; fra queste la “<strong>Dieta</strong> ipolipidica”, cioè a basso contenuto di grassi, che parte dal fatto che nei Paesi Occidentali la maggior parte delle calorie è fornita dai grassi.
71 Questa dieta deve evitare il consumo di alimenti ricchi di grassi soprattutto Saturi, cioè provenienti da fonti animali, come carni in particolare rosse o latticini ( vedi anche Cap.I ) Colesterolo). Per il suo basso contenuto di Calcio e Vitamine liposolubili, questa dieta va integrata con alimenti naturali che, pur essendo a basso contenuto di grassi, come latte e yogurt scremati, sono ricchi di questi componenti. Solo nelle obesità di alto grado si fa ricorso da anni al “semidigiuno terapeutico”, cioè al digiuno integrato da minime quantità di alimenti ricchi di proteine, per evitare il consumo di quelle proprie del corpo. Essa tuttavia deve essere praticata in reparti attrezzati e sotto stretto controllo medico. La sua efficacia a breve termine è fuori di dubbio, tuttavia, nell’anno successivo molti soggetti riguadagnano circa il 50% del peso e nei 2 anni successivi la quasi totalità di esso. Questa dieta perciò deve far parte di un programma integrato da una rieducazione alimentare e da una riabilitazione fisica e psichica. Un controllo dietetico dell’Obesità non è efficace, specie a distanza, se non è associato a 2 tipi di intervento. Il primo è rappresentato da un adeguato “Esercizio Fisico”.(6 ) Questo consiglio generico, dato a pazienti abitualmente sedentari, sarà meglio precisato nel prossimo capitolo (vedi Attività Fisica). Per ora diremo solo che sono consigliati almeno 30 minuti di moto quotidiano, da praticare con costanza pressoché assoluta. La sua efficacia sul calo di peso è molto ridotta, anche perché il paziente tende a mangiare di più; ad es. il consumo di calorie per alcuni Km. di marcia a velocità moderata è inferiore a 100 kcalorie, quante sono fornite da una grossa mela. Tuttavia il moto è utile per stimolare le funzioni cardiovascolare, respiratoria o motoria e inoltre per mantenere a distanza di tempo la diminuzione di peso raggiunta con la dieta.(The practical guide, Skender)) Il secondo intervento è di tipo c.d. “Psico-comportamentale”; essa parte dal principio che una dieta dimagrante a basse calorie non può essere efficace a lungo se non è associata ad un intervento sugli atteggiamenti mentali del soggetto, per normalizzare il suo comportamento alimentare, al fine di ridurre il suo consumo di calorie e facilitare la perdita di peso. Si tratta di un intervento complesso, che parte dai consigli più banali come controllare i tempi impiegati nella masticazione del pasto e gli intervalli fra un boccone e l’altro. Infatti il senso di sazietà è in funzione non solo con la quantità e qualità del cibo, ma anche con il tempo impiegato a consumarlo; per raggiungerlo occorrono almeno 20 minuti, per cui se il pasto dura di meno, il soggetto a fine pasto continuerà a piluccare e introdurre calorie ancora per qualche minuto. Per evitarne le occasioni, si consiglia fra l’altro di non mangiare guardando la televisione. L’ intervento è completato da una terapia psicologica di gruppo, da svolgere in incontri settimanali e da esercizi muscolari di tipo aerobico. (7, 8, 4 ) I risultati ottenuti sono certamente maggiori rispetto alla semplice terapia dietetica, specie se protratti per 1-2 anni; tuttavia, si tratta di programmi molto impegnativi per la disponibilità di tempo e per la lunga durata. Questo tipo di intervento , definito oggi cognitivo-comportamentare, è particolarmente utile per l’obesità moderata o di medio grado; i suoi risultati sono certamente migliori rispetto alla terapia dietetica se viene proseguito per uno o due anni. Bibliografia. 1) Mokdad AH et ak. The spread of the obesity epidemic in the United States 1991-98. JAMA; 282 (16): 1519-22. 2) Must et al, The disease burden associated with overweight and obesity. JAMA; 1999; 282 (16: 1523-9. 3) Kenchaiah et al. Obesity and the risk of heart failure. New Engl.J.Med.2002; 347 (5): 305-13
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