Dieta, regole igieniche e salute - PikiWiki

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Infine, va praticata giornalmente una discreta attività fisica, consistente nel camminare almeno
un’ora al giorno o praticare sport almeno 5 ore alla settimana; essa aumenta la sensibilità
all’insulina, con molti favorevoli effetti metabolici. Maggiori informazioni a questo proposito sono
disponibili nel capitolo IX (Attività Fisica).
Bibliografia
1) Reaven GM. Physiological Reviews, 1995; 75 (3): 473-85
2) Reaven GM. Banting lectures. Role of insuline resistance in human disease. Diabetes 1988; 37
(12) 1595.
3) Mc Gilly et al. Arteriosclerosis, Thrombosis. 1995; 15: 431-40
4) Jenkins D. The glycemic index, fiber, and the dietary treatment of hypertrigliceridemia and
diabetes. J.Am. Coll. Nutr. 1987; 6: 11
5) ADA Standard of Medical Care in Diabetes- 2006. Diabetes Care 2006; 29 (Suppl.1): S4-42
VI. SOVRAPPESO – OBESITA’
L’Obesità è una vera malattia, dovuta alla presenza contemporanea di fattori genetici (cioè
ereditari), dell’ambiente e dell’individuo, che determinano una alterazione del bilancio fra calorie
introdotte e consumi energetici con conseguente accumulo eccessivo di tessuto adiposo
nell’organismo.
Quando si può parlare di Soprappeso o di vera Obesità?
Un calcolo molto semplice, alla portata di tutti, è quello dell’Indice di Massa Corporea (Body
Mass Index o BMI in inglese), che si ottiene dividendo il peso in kg. per il quadrato dell’altezza
(altezza x altezza) in metri. Si parla di soprappeso per i valori da 25 in su, di obesità moderata da
30 a 39,9 e grave da 40 in su.
Si tratta di una valutazione pratica ma non esente da critiche. Ad es. un impiegato ed un atleta di
pari peso e altezza hanno lo stesso Indice ma una diversa composizione del corpo in grasso e
muscoli, per cui il primo può essere grasso e il secondo solo muscoloso.
Occorre quindi conoscere la composizione corporea del paziente, per distinguere l’obesità vera,
cioè da accumulo di grasso, da un aumento di peso per ipertrofia muscolare (es. atleti, culturisti,
addetti a lavori pesanti) o per robusta costituzione scheletrica o semplicemente per ritenzione di
acqua da varie cause.
Per questo motivo, è utile associare all’indice di massa corporea una Plicometria, cioè la misura col
plicometro delle pliche corporee in alcuni punti del corpo, in genere della plica tricipitale del
braccio e sottoscapolare della schiena. Questa misura tuttavia ha anch’esso qualche inconveniente,
in quanto non è facile da eseguire, specie in soggetti grassi; esso può essere sostituito da un altro
metodo, molto semplice, cioè dalla misurazione della circonferenza della vita.
Si parla di obesità quando la circonferenza addominale è >=102 cm. per l’uomo e >=88 cm. per
la donna (9).
Essa permette di suddividere l’obesità in 2 categorie: androide e ginoide. Nel primo gruppo,
generalmente maschi, il grasso prevale nella regione addominale (stomaco e petto); questi soggetti
sono più a rischio di malattie metaboliche, come aterosclerosi e diabete o degenerative.
Il secondo gruppo, formato prevalentemente da femmine, ha il grasso distribuito soprattutto ai
fianchi, alle cosce ed al sedere, ed è a rischio maggiore di problemi del movimento.
Allo scopo della diagnosi e della prevenzione dell’obesità, lo studio dei parametri sopra indicati
deve essere eseguito almeno ogni 2 anni, e anche più frequentemente durante la cura.
In molti paesi industrializzati l’obesità colpisce ormai fino a 1/3 della popolazione adulta, con
una diffusione in aumento non solo fra gli adulti ma anche in età pediatrica; oggi essa rappresenta