Dieta, regole igieniche e salute - PikiWiki

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Seguono ad una certa distanza i Tumori, con il 30% circa di mortalità; questi ultimi, a causa da un
lato dell’invecchiamento della specie, dall’altro degli eccezionali progressi nella cura della malattie
cardiovascolari, certamente superiori a quelli realizzati per le malattie tumorali, vanno assumendo
prevalenza sempre maggiore nella mortalità generale.
Le altre cause rappresentano solo una percentuale dei decessi, se non trascurabile, per lo meno
limitata e sono costituite da patologie in qualche modo legate alla vita moderna, come gli incidenti
stradali o nell’ambiente di lavoro e le broncopneumopatie croniche, per lo più conseguenze di
cattive abitudini come il fumo o dell’inquinamento atmosferico delle città, presente ormai in tutto il
pianeta.
Chi riesce, grazie alle proprie difese ed ai progressi della medicina nel trattamento delle altre
malattie fatali, a sfuggire all’insidia di tutte queste patologie, dà vita ad un capitolo a parte,
rappresentato dall’invecchiamento e dalla morte naturale per marasma senile.
Oggi tuttavia il grande pubblico non si accontenta di sopravvivere, accettando filosoficamente i
guai che il tempo e l’età avanzata seminano sul suo cammino; esso chiede al medico, al chirurgo
plastico, alle mille pozioni magiche della giovinezza il privilegio di invecchiare bene, cercando di
attenuare gli effetti devastanti dell’età sull’organismo umano, mai del tutto eliminabili, per
permettere una conclusione accettabile del nostro ciclo terreno.
Tutti si rendono conto che nessuno è in grado, né lo sarà mai, di donare all’uomo l’immortalità,
ma molti chiedono di rinnovare oggi il mito cantato da poeti e scrittori, come Goethe nel Faust o
raccontato nella leggenda di Shangri-là, un mitico paese tibetano dove dimorava l’eterna
giovinezza.
L’Invecchiamento ed i possibili effetti della dieta e delle regole igieniche nel ritardarlo e renderlo
più accettabile, rappresenta l’ultimo e conclusivo capitolo di questa ampia rassegna, che si prefigge
come obiettivo realizzabile quello dell’American Health Foundation:” Permettere di morire giovani
il più tardi possibile”.
Mentre continua la battaglia sugli altri fronti, gli Obiettivi della Medicina sono oggi rappresentati
dalla correzione più radicale di alcuni FdR come Ipertensione, Dislipidemia, Fumo e Diabete (i c.d.
4 Cavalieri dell’Apocalisse) e dalla lotta più incisiva contro altri come l’Obesità, la Sedentarietà
E’ oggetto di riflessione che alcuni di questi FdR come Ipertensione, Dislipidemie, Diabete,
Obesità siano caratteristica pressoché esclusiva della razza umana, mentre sono pressoché assenti
negli animali allo stato selvaggio, mammiferi in particolare, e compaiano soltanto in quelli in
cattività, che hanno assunto comportamenti e alimentazione simili all’uomo.
E’ ipotizzabile che l’uomo nei secoli abbia acquisito abitudini e stili di vita non adeguati al
metabolismo della specie, che possono aver agito come causa o concausa delle principali malattie,
particolarmente cardiovascolari o neoplastiche e come causa di mortalità umana.
Fra le prime sono indubbiamente da considerare quelle alimentari, fra le seconde la sedentarietà,
gli inquinamenti ambientali, le intossicazioni chimiche organiche subite nella vita quotidiana e le
abitudini voluttuarie (fumo, ecc.).
Ad aggravare le cose, negli ultimi anni una campagna di marketing sempre più martellante dei
mass media, impone all’attenzione ed al consumo degli spettatori prodotti alimentari tanto allettanti
quanto dannosi per la salute. Sulle reti italiane poi è letteralmente esplosa una valanga di
trasmissioni, in cui si suggeriscono ricette di ogni tipo, indubbiamente molto raffinate sotto il
profilo culinario e del palato, ma altamente sconsigliabili sotto quello medico.
Per il migliore controllo di questi FdR disponiamo oggi di numerosi farmaci, efficaci anche
se non privi di inconvenienti come il costo elevato per l’individuo e per la comunità, moltiplicato
dalla necessità di una somministrazione continua e gli effetti indesiderati attualmente noti, oltre ad
altri per ora ignoti ma di possibile insorgenza a lungo termine.
Occorre inoltre una adeguata campagna di informazione per il loro uso corretto in termini di
dosi, incompatibilità, durata del trattamento, che richiede impegni di lungo periodo.