Dieta, regole igieniche e salute - PikiWiki
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In particolare si consiglia al fumatore di smette completamente e subito, eventualmente<br />
approfittando di una sufficiente motivazione (incidenti cardiovascolari).<br />
Per i pazienti che si ribellano alla proibizione, si suggerisce almeno di ridurre drasticamente il<br />
numero di sigarette, di non inalare il fumo, di lasciare il mozzicone più lungo, di aspirare meno<br />
boccate per sigaretta ed infine di fumare più lentamente, cercando di non scaricare sulla sigaretta lo<br />
stress quotidiano, tipico della vita moderna.<br />
Fra i Fattori di Rischio minori ricordiamo l’Obesità e la Sedentarietà.<br />
La Sedentarietà, cioè la mancanza di una sufficiente attività fisica, è la conseguenza della nostra<br />
civiltà che ha introdotto nella vita quotidiana l’auto per gli spostamenti anche minimi, l’ascensore<br />
per salire le scale e, nelle case, la televisione, le lavatrici, gli elettrodomestici e cento altre comodità<br />
che hanno ridotto al minimo il nostro dispendio energetico.<br />
Per correggerla, sono consigliati 2 tipi di attività:<br />
1) 60 minuti al giorno di esercizio discreto (camminare, salire le scale a piedi, bicicletta a<br />
velocità moderata, giardinaggio, piccoli lavori di manutenzione della casa).<br />
2) 30-45 minuti 3 volte alla settimana di marcia veloce, jogging, bicicletta a velocità più<br />
sostenuta, nuoto, danza, ginnastica, sci, ecc.<br />
Nel caso di questa seconda scelta sarebbe opportuno calcolare la Frequenza Cardiaca<br />
Massima con la seguente formula: per i maschi 220-età ; per le femmine 200-età.<br />
Il massimo beneficio si ottiene portando la Frequenza Cardiaca durante esercizio al 70-85%<br />
della frequenza cardiaca massimale.<br />
Oltre alla vasodilatazione periferica ed al consumo di energia, l’attività fisica ha dimostrato<br />
benefici effetti metabolici come la riduzione della glicemia, dei trigliceridi, del colesterolo-LDL e<br />
l’aumento del colesterolo HDL. Per quest’ultimo risultato occorrono tuttavia almeno 3 periodi di<br />
esercizio alla settimana.<br />
Per definire un soggetto in Soprappeso o francamente affetto da Obesità, ricordiamo che deve<br />
rientrare nei seguenti criteri:<br />
Indice di Massa Corporea (Body Mass Index-BMI) = peso( in kg)/altezza x altezza(in metri)<br />
Soprappeso BMI > 25; Obesità moderata 30-39,9; Obesità grave > 40.<br />
Per distinguere le vere obesità da un semplice aumento della massa muscolare (atleti, lavoratori<br />
pesanti,ecc.) è utile integrare il BMI con la:<br />
Misurazione della circonferenza della vita: Obesità confermata se nel maschio> 102 (95) cm., nella<br />
donna > 88 cm.<br />
Nell’ignoranza delle cause ultime dell’obesità, nella sua prevenzione e cura possiamo solo<br />
correggerne quelle più evidenti, come la dieta troppo ricca di calorie o sbagliata per eccesso di<br />
carboidrati raffinati o di grassi e la scarsa attività fisica.<br />
Sulle diete per dimagrire si è sbizzarrita la fantasia dei medici e dei dietologi, per la verità con<br />
scarso successo; i chili persi durante le cure, spesso vengono in parte o totalmente riacquistati alla<br />
ripresa di una alimentazione appena un po’ più abbondante e questo con un susseguirsi di un effetto<br />
cosiddetto yo-yo.<br />
I trattamenti oggi più diffusi e accreditati, illustrati nel Cap.VI, sono rappresentati da :<br />
1) diete convenzionali a basse calorie, cioè di 1600 calorie negli uomini e di 1300 calorie nelle<br />
donne. Una variante, da prescrivere solo in casi di BMI superiore a 30 e se è necessario perdere<br />
peso rapidamente, è rappresentata dalle diete a bassissime calorie di 800 calorie, che tuttavia sono<br />
consigliabili solo sotto stretto controllo medico e per brevi periodi.<br />
In casi estremi di obesità, resistenti ai precedenti trattamenti, si può far ricorso al semidigiuno<br />
terapeutico, da praticare solo in centri attrezzati e sotto il controllo di personale competente.<br />
2) Diete ipolipidiche, cioè povere di grassi, specie saturi di origine animale, che nella<br />
alimentazione occidentale costituiscono la maggior parte delle calorie.<br />
La sua efficacia, sostenuta da alcune Scuole Italiane, è ancora in discussione.