RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE - Rdti.it
RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE - Rdti.it
RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE - Rdti.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Sezione l - Dottrina<br />
Si tratterebbe, in sostanza, di alcune categorie di proventi che pur essendo<br />
caratterizzate da un'attiv<strong>it</strong>à lavorativa non rientrano propriamente<br />
né nella categoria del lavoro autonomo, né nella categoria del lavoro<br />
dipendente, ovvero di ipotesi redd<strong>it</strong>uali che probabilmente dovrebbero essere<br />
ricondotte alla categoria dei redd<strong>it</strong>i diversi e soltanto ragioni sistematiche,<br />
dovute, in vigenza del D.P.R. n. 599/1973, all'esigenza di escludere<br />
l'applicazione dell'ILOR, hanno consigliato di includere nella categoria<br />
dei redd<strong>it</strong>i assimilati al lavoro dipendente. In alcuni casi, inoltre, si<br />
tratterebbe di assimilazioni motivate da ragioni "perequative", riferendosi<br />
a fattispecie che economicamente hanno caratteri del tutto analoghi a<br />
quelli dei redd<strong>it</strong>i di lavoro dipendente, cui giuridicamente non possono<br />
essere assimilati per mancanza del vincolo di subordinazione (55).<br />
La collocazione, all'interno dell'art. 47, della collaborazione coordinata<br />
e continuativa, che come dicevamo poc'anzi rappresenta una fattispecie<br />
lavorativa non coincidente, ma molto vicina al lavoro dipendente,<br />
appare coerente con la ratia dell'assimilazione individuata dalla dottrina<br />
ed, inoltre, contribuisce a completare l'elenco tassativo delle fattispecie<br />
assimilate al lavoro dipendente.<br />
La contigu<strong>it</strong>à fra le due fattispecie muove il legislatore fiscale non soltanto<br />
ad attrarre la collaborazione coordinata e continuativa nella sfera<br />
dei redd<strong>it</strong>i assimilati al lavoro dipendente: il legislatore fiscale, infatti, et:<br />
estende alla stessa le detrazioni per lavoro dipendente previste dall'art. 13<br />
del TUIR, similarmente a quanto disposto per la categoria di redd<strong>it</strong>i riconducibili<br />
a quel gruppo di ipotesi previste dall'art. 47, contrassegnate,<br />
secondo l'Amministrazione finanziaria, dalla presenza di una prestazione<br />
lavorativa scissa da un elemento caratterizzante quale la retribuzione,<br />
discendendo il relativo compenso da elementi diversi dalla effettiva prestazione<br />
lavorativa (56).<br />
nel terzo gruppo le ipotesi in cui esiste una prestazione lavorativa ma questa è scissa<br />
da un elemento caratterizzante quale la retribuzione, in quanto il relativo compenso<br />
discende da elementi diversi dalla effettiva prestazione lavorativa.<br />
Secondo G. Puoti, Il redd<strong>it</strong>o di lavoro dipendente nel dir<strong>it</strong>to tributario, Milano,<br />
1975, 102, l'assimilazione operata dal D.P.R. n. 597 dipenderebbe dalla impossibil<strong>it</strong>à<br />
assoluta di far rientrare le ipotesi di cui all'art. 47 nella categoria di cui all'art. 46 del<br />
D.P.R. n. 597.<br />
(55) F. Marchetti, Il reddiIo di lavoro dipendente c<strong>it</strong>., 167.<br />
(56) E' il caso, ad es., dei proventi di cui alla lettera c) dell'art. 47 e cioè delle<br />
"somme da chiunque corrisposte a t<strong>it</strong>olo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio<br />
per fini di studio o di addestramento professionale, se il beneficiario non è legato<br />
da rapporti di lavoro dipendente nei confronti del soggetto erogante", ovvero ai<br />
<strong>RIVISTA</strong> <strong>DI</strong> DlRIlTO TRIBL"TARIO INfERNAZIOt\ALE 3/1001