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RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE - Rdti.it

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Sezione II - Giurisprudenza<br />

nn. 3 e 5, cod. proc. civ., la ricorrente censura la sentenza impugnata, nella<br />

parte in cui, senza un giustificato motivo, ha statu<strong>it</strong>o la totale compensazione<br />

delle spese.<br />

4. MOTIVI DELLA DECISIONE<br />

4.1. Previa riunione dei ricorsi, deve preliminarmente essere esaminata<br />

la questione d'inammissibil<strong>it</strong>à del ricorso svolta dalla società resistente.<br />

Contrariamente a quanto da questa sostenuto, il problema dell'inerenza<br />

dell'operazione all'esercizio dell'impresa non può considerarsi un nuovo tema<br />

d'indagine, ma soltanto una specificazione delle argomentazioni poste a<br />

base dell'accertamento, nel quale si contestava alla ITS il dir<strong>it</strong>to a detrarre<br />

l'i. v.a. corrisposta all'importazione per operazioni alle quali la stessa società<br />

doveva considerarsi sostanzialmente estranea.<br />

I motivi di ricorso dell'Amministrazione sono, pertanto, da considerarsi r<strong>it</strong>ualmente<br />

introdotti nel giudizio di cassazione.<br />

4.2. Si può, quindi, passare all'esame delle censure, che possono essere<br />

congiuntamente esaminate in quanto contenenti questioni strettamente<br />

connesse tra loro.<br />

La Corte r<strong>it</strong>iene che l'interpretazione ed applicazione date dalla Commissione<br />

regionale alle norme e ai principi concernenti il dir<strong>it</strong>to dell'importa- !33<br />

tore a detrarre l'i.v.a. pagata all'importazione siano immuni da cr<strong>it</strong>iche.<br />

È necessario, però, apportare alla motivazione in dir<strong>it</strong>to della sentenza<br />

impugnata alcune integrazioni e precisazioni, nell'esercizio del potere correttivo<br />

attribu<strong>it</strong>o alla Corte dall'art. 384, comma secondo, cod. proc. civ ..<br />

Secondo l'Amministrazione finanziaria, il dir<strong>it</strong>to alla detrazione compete<br />

all'importatore soltanto se lo stesso consegua la proprietà dei beni importati.<br />

Sennonché, tale condizione, come hanno esattamente r<strong>it</strong>enuto i giudici<br />

di mer<strong>it</strong>o, è assolutamente estranea al sistema della legge, la quale stabilisce<br />

(art. 19, comma l, del D.P.R. n. 633/1972) che è ammesso in detrazione,<br />

"dall'ammontare dell'imposta relativa alle operazioni effettuate, quello dell'imposta<br />

assolta o dovuta dal contribuente o a lui addeb<strong>it</strong>ata a t<strong>it</strong>olo di rivalsa<br />

in relazione ai beni e ai servizi importati o acquistati nell'esercizio dell'impresa".<br />

Poiché, nella specie, è fuori contestazione che la ITS abbia svolto il ruolo<br />

d'importatore, presentando i beni in dogana, ed abbia utilizzato i beni importati<br />

per l'esercizio della propria attiv<strong>it</strong>à d'impresa nel terr<strong>it</strong>orio <strong>it</strong>aliano, consistente<br />

nel montaggio di impianti di trasmissione dati e nell'assistenza ai<br />

clienti, ne discendeva il suo dir<strong>it</strong>to alla detrazione dell'i.v.a. da essa pagata<br />

all'importazione.<br />

La tesi dell'amministrazione si basa su un fondamentale errore di prospettiva,<br />

in quanto ricostruisce l'operazione imponibile dell'importazione at-<br />

<strong>RIVISTA</strong> <strong>DI</strong> <strong>DI</strong>RfITO TRIBL"TARIO <strong>INTERNAZIONALE</strong> 312001

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