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RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE - Rdti.it

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G. Petn"llo: L'interpello nello Statuto dei dir<strong>it</strong>ti del contribuente<br />

ne impos<strong>it</strong>iva, in Riv.-dir. trib., 1995, L 587. Ancora in argomento, v., Fals<strong>it</strong>ta, Informazioni<br />

del fisco e affidamento del contribuente, in Riv. dir. trib., 1996, IL 294; M.<br />

V<strong>it</strong>toria Serranò, Brevi osservazioni in tema di tutela dell'affidamento del contribuente<br />

nei confronti degli orientamenti ministeriali alla luce dei recenti interventi<br />

giurisprudenziali, in BolI. trib. n. 3/1997, p. 183. Per quanto concerne il problema<br />

dell'efficacia dell'interpretazione e delle informazioni forn<strong>it</strong>e dall'Amministrazione<br />

finanziaria al contribuente, una soluzione volta a tutelare incisivamente l'affidamento<br />

del contribuente è stata approntata dall'ordinamento tedesco a mezzo del<br />

doppio principio di Treu und Glauben e di Vertrauesschutz; sul tema, v. G. Fals<strong>it</strong>ta,<br />

Per un fisco "civile", Milano, 1996.<br />

In particolare, sulla buona fede in caso di mutamenti interpretativi in peius, anche<br />

in riferimento alla tutela nell'ordinamento giuridico tedesco, v. L. Ferlazzo Natoli-<br />

M. V<strong>it</strong>toria Serranò- Gaetano Ruta, Tutela extragiudiziale del contribuente nell'ordinamento<br />

tributario. Ruling e Verfassungsbeschwerde, Torino, 1998, sotto il profilo<br />

comparatistica estremamente stimolanti risultano le considerazioni cui si perviene:<br />

sulla scorta dell'esperienza tedesca (verfassungsbeschwerde), si sostiene, in sostanza,<br />

come "il ricorso diretto del contribuente alla Corte Cost<strong>it</strong>uzionale cost<strong>it</strong>uirebbe<br />

la più alta garanzia per quanto concerne la tutela del c<strong>it</strong>tadino contribuente<br />

nei confronti del Fisco".<br />

Da ultimo, anche in riferimento al principio di dir<strong>it</strong>to recentemente espresso dalla<br />

Suprema Corte (sentenza 1 O novembre 2000, n. 14619), si veda, M. Buzzone, La natura<br />

giuridica di circolari, risoluzioni e pareri, in Corro trib., n. 4/2001, p. 245; C. Grimaldi,<br />

Le interpretazioni ministenali non sono vincolanti per il giudice nella decisione<br />

della controversia, in Riv. giuro trib., n. 6/2001. p. 489 ss.<br />

Segnatamente, al comma 2, è sanc<strong>it</strong>a la tutela dell'affidamento in virtù della<br />

previsione del divieto di irrogare sanzioni e di pretendere interessi moratori se il<br />

comportamento che il contribuente ha posto in essere sia determinato da fatti, r<strong>it</strong>ardi<br />

o errori imputabili all'Amministrazione finanziaria. Il comma 3, poi, si concreta<br />

nell'elevazione a principio generale di disposizioni già esistenti nei sistemi<br />

sanzionatori tributari, escludendo la punibil<strong>it</strong>à nel caso in cui il comportamento<br />

antigiuridico sia determinato da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e<br />

sul1'amb<strong>it</strong>o di applicazione della norma tributaria. È ancora disposto che le sanzioni<br />

non possono essere irrogate in presenza di violazioni di natura esclusivamente<br />

formale che non arrechino, dunque, pregiudizio ai controlli del Fisco e non<br />

incidano sull'imposta. Degno di nota risulta, infine, l'ultimo periodo del comma 3<br />

che esclude la null<strong>it</strong>à dei contratti per violazioni di disposizioni che hanno esclusivo<br />

rilievo tributario.<br />

In particolare, in relazione all'interazione fra dovere di buona fede e dir<strong>it</strong>to al­<br />

!'informazione di cui all'art. 5 della L. n. 212/2000, v. M. V<strong>it</strong>toria Serranò, Il dir<strong>it</strong>to<br />

all'informazione e la tutela della buona fede nell'ordinamento tributario <strong>it</strong>aliano, in<br />

Riv. dir. trib., n. 2/2001, p. 321. F. Benfatti, Principio di buona fede e obbligazione<br />

tributaria (appunti per una discussione), in BolI. Trib., 1986, p. 974, ss. rileva come:<br />

"sussiste in virtù del principio di buona fede un dovere di informazione del fisco che<br />

va eserc<strong>it</strong>ato tenendo conto del divario di preparazione e di esperienza degli amministrati<br />

in modo da consentire a chiunque la puntuale osservanza della legge". Riguardo<br />

all'inquadramento. in sede teorica generale, del nesso causale intercorrente<br />

fra conoscenza, informazione e certezza giuridica, v. Pugliatti, Conoscenza e dir<strong>it</strong>to,<br />

Milano. 1961.<br />

<strong>RIVISTA</strong> <strong>DI</strong> <strong>DI</strong>RIlTO <strong>TRIBUTARIO</strong> <strong>INTERNAZIONALE</strong> 312001

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