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RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE - Rdti.it

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Prospettive comun<strong>it</strong>arie - Una base imponibile<br />

consolidata per eliminare gli ostacoli fiscali per<br />

le imprese nel mercato unico<br />

Franco Roccatagliata<br />

Come è stato sottolineato a più riprese negli ultimi Consigli europei<br />

(1), gli Stati dell'UE si trovano confrontati ad una svolta epocale per effetto<br />

di fenomeni - variamente interpretati, ma comunque importanti -<br />

come la cosiddetta globalizzazione e l'avvento della "nuova economia" basata<br />

sulle tecniche della conoscenza. Questi cambiamenti interessano<br />

ogni aspetto della v<strong>it</strong>a delle persone e delle imprese e richiedono una trasformazione<br />

radicale dell'economia europea. Per poter modellare tali<br />

cambiamenti in modo coerente con i propri valori e concetti di società,<br />

anche in vista del prossimo allargamento, l'Unione si è prefissata un<br />

obiettivo strategico per il decennio 2001-2010: diventare l'economia basata<br />

sulla conoscenza più compet<strong>it</strong>iva e dinamica del mondo, in grado di realizzare<br />

una cresc<strong>it</strong>a economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro<br />

e una maggiore coesione sociale (2). I 34.<br />

Al prossimo Consiglio europeo (3) verrà fatto il punto dei progressi<br />

compiuti in mer<strong>it</strong>o a questo obiettivo strategico, ma è fin d'ora evidente<br />

che il rallentamento della cresc<strong>it</strong>a, acu<strong>it</strong>o dalle recenti crisi internazionali,<br />

rende sempre più necessario continuare nelle riforme strutturali dei<br />

mercati e delle loro regole, nell'interesse dei c<strong>it</strong>tadini e delle imprese europee.<br />

Certamente molto è stato fatto in questi ultimi anni. La recente introduzione<br />

delle banconote e delle monete in euro ha rappresentato il<br />

punto culminante di un processo storico di importanza cap<strong>it</strong>ale per la costruzione<br />

europea. La zona euro rappresenta infatti, per le imprese che vi<br />

operano, un polo di stabil<strong>it</strong>à, al riparo dalla speculazione e dalle turbolenze<br />

finanziarie. Essa rafforza il mercato interno e contribuisce al mantenimento<br />

di un'economia solida e favorevole ad una cresc<strong>it</strong>a duratura.<br />

Va inoltre rilevata una sempre più accentuata liberalizzazione dei fattori<br />

produttivi, indotta da una pol<strong>it</strong>ica comun<strong>it</strong>aria della concorrenza particolarmente<br />

efficace e dal progressivo reale abbattimento delle frontiere<br />

(1) Da ultimo, v. Consiglio europeo di Laeken (Belgio), 14 dicembre 2001, punto 21.<br />

(2 Consiglio europeo di Lisbona, 23 marzo 2000, punto 5 e ss.<br />

(3) Previsto per il 15 marzo 2002, a Barcellona.<br />

<strong>RIVISTA</strong> <strong>DI</strong> DlRITID <strong>TRIBUTARIO</strong> INTER:-.lAZIONALE 3/2001

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