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Introduzione, testo critico, traduzione e note del De orthographia di ...

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certezza a una sola fonte comune, in<strong>di</strong>viduata dallo stu<strong>di</strong>oso nei perduti libri de<br />

<strong>orthographia</strong> <strong>di</strong> Verrio Flacco 76 . Per quel che riguarda Velio Longo, l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong><br />

Verrio Flacco come una <strong>del</strong>le fonti è in<strong>di</strong>scutibile, considerato che il grammatico <strong>di</strong> età<br />

augustea è citato più volte espressamente dal nostro. Non è però <strong>di</strong>mostrabile l’ipotesi <strong>di</strong><br />

un rapporto <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza esclusivo dal momento che Velio Longo nomina anche altri<br />

autori, tra i quali Lucilio, Accio, Varrone, Antonio Rufo 77 e Niso – la cui attività <strong>di</strong><br />

grammaticus, collocandosi in età neroniana, esclude a priori una me<strong>di</strong>azione verriana – e<br />

nulla vieta <strong>di</strong> ipotizzare, soprattutto nel caso <strong>di</strong> Varrone, una conoscenza <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> queste<br />

fonti. Altra <strong>di</strong>fficoltà, e non meno grave, è data dal ruolo che potrebbero aver rivestito i<br />

perduti Dubii sermonis libri <strong>di</strong> Plinio come tramite <strong>del</strong>la dottrina verriana, sebbene mai<br />

citati da Longo 78 .<br />

L’ipotesi <strong>di</strong> una fonte comune a Longo, Scauro e Quintiliano, dopo Mackensen non è stata<br />

abbandonata ma ha trovato un sostenitore in Neitzke, il quale ha esteso l’indagine a<br />

Cornuto. Pur riconoscendo l’inserzione da parte <strong>di</strong> Velio Longo <strong>di</strong> «frustula alienigena» 79 ,<br />

lo stu<strong>di</strong>oso ipotizzò una fonte comune per i quattro autori da lui stu<strong>di</strong>ati: un’opera<br />

sull’ortografia <strong>del</strong> I sec. d. C. andata <strong>di</strong>spersa. Ma l’unico trattato sull’ortografia andato<br />

perduto <strong>di</strong> cui abbiamo notizia per quel periodo sono i libri de <strong>orthographia</strong> <strong>di</strong> Verrio<br />

Flacco; <strong>di</strong>versamente bisognerebbe supporre l’esistenza <strong>di</strong> un altro <strong>testo</strong> grammaticale la<br />

cui auctoritas in materia sarebbe stata tale da influenzare tutte le opere successive. Oltre<br />

all’impossibilità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il nome <strong>del</strong>l’autore, compito dal quale persino Neitzke si<br />

astenne, ogni qualvolta si tenti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare una fonte unica e comune, resta la <strong>di</strong>fficoltà<br />

<strong>di</strong> ricondurvi le innumerevoli asimmetrie tra gli scritti ortografici analizzati e <strong>di</strong> spiegare<br />

che tipo <strong>di</strong> rapporto intercorra tra questa fonte e i singoli autori, nonché tra gli autori stessi,<br />

al punto da rendere problematico ogni tentativo <strong>di</strong> rappresentare per mezzo <strong>di</strong> stemmi<br />

76<br />

È significativo inoltre <strong>del</strong>l’impostazione adottata da Mackensen, che questi, pur non negando l’evidente<br />

presenza <strong>di</strong> tracce <strong>del</strong>la dottrina varroniana negli autori ricordati, le abbia volute ricondurre comunque a<br />

Verrio Flacco. Per Verrio Flacco come fonte si veda anche W. Schady, Marius Victorinus, pp. 22 ss.<br />

77<br />

Su questo autore a eccezione <strong>del</strong>la testimonianza <strong>di</strong> Longo (632=GL VII 79, 13) e <strong>di</strong> un passo <strong>di</strong> Quintiano<br />

(inst. 1, 5, 42) non abbiamo ulteriori notizie. In proposito Neitzke, <strong>De</strong> Velio Longo, p. 37.<br />

78<br />

La citazione <strong>di</strong> Verrio nel <strong>De</strong> <strong>orthographia</strong> al § XIII.12 (=GL VII 80, 18) deriva probabilmente da Plinio,<br />

come si evince da Prisciano inst. GL II 29, 8; e Plinio sembra ancora essere stato la fonte <strong>di</strong> Longo per 223-<br />

231 (=GL VII 57, 10-19). Si veda Strzelecki, <strong>De</strong> Ps.-Capri “Orthographia”, p. 38 n. 77.<br />

79<br />

<strong>De</strong> Velio Longo, p. 64<br />

XXIII

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