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Introduzione, testo critico, traduzione e note del De orthographia di ...

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Lo scioglimento <strong>del</strong>le frequenti notae <strong>di</strong> termini tecnici e no (ad es. hic haec hoc, aut, qui<br />

quae quod, ecc.), caratteristiche <strong>di</strong> M e probabilmente rimontanti a uno sta<strong>di</strong>o assai antico<br />

<strong>del</strong>la tra<strong>di</strong>zione, presenta in molti casi un margine <strong>di</strong> arbitrio <strong>di</strong> cui è opportuno essere<br />

coscienti. L’ortografia <strong>del</strong> <strong>testo</strong> trà<strong>di</strong>to non presenta fenomeni <strong>di</strong> rilevante <strong>di</strong>fformità<br />

rispetto alla norma, e <strong>di</strong> conseguenza è stata sistematicamente uniformata in tal senso 159 .<br />

Sono state evidenziate tramite apici le singole lettere, sillabe, parole e citazioni d’autore<br />

che fungono da esempio. L’uso degli apici si va ad aggiungere, nel caso <strong>del</strong>le citazioni <strong>di</strong><br />

sequenze metriche, all’isolamento grafico dal corpo <strong>del</strong> <strong>testo</strong>, così da conferire a tali<br />

exempla la massima visibilità, in linea peraltro con l’importanza che essi assumono<br />

nell’ambito <strong>del</strong>l’esposizione veliana.<br />

In apparato, nel caso <strong>di</strong> congetture fatte in<strong>di</strong>pendentemente da più stu<strong>di</strong>osi, questi sono<br />

stati doverosamente ricordati in or<strong>di</strong>ne cronologico. Non ci siamo riproposti <strong>di</strong><br />

documentare sistematicamente il processo <strong>di</strong> progressiva deriva testuale rappresentato, a<br />

partire dalla e<strong>di</strong>tio princeps, dalla vulgata e<strong>di</strong>toriale: questo poteva essere utile, ed è stato<br />

fatto con ampiezza, nel caso <strong>del</strong> Keil, che si trovava ad essere il primo e<strong>di</strong>tore a ritornare<br />

ad co<strong>di</strong>ces e presupponeva lettori avvezzi al deformato <strong>testo</strong> <strong>del</strong> Putschius. Dopo <strong>di</strong> lui<br />

sarebbe stato, oltre che ripetitivo, fuorviante.<br />

159 Qualche dubbio rimane per l’ablativo consonante, costantemente trà<strong>di</strong>to in M, che si è scelto <strong>di</strong> correggere<br />

in consonanti seguendo il Keil.<br />

XLIX

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