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FuoriAsse #19

Officina della cultura

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ha, per te, il ladino e cosa può insegnare<br />

questa lingua? Mentre chiedo a te,<br />

Nicola, nelle tue poesie in che misura<br />

tieni conto del significato etimologico e<br />

della storia dei termini che utilizzi?<br />

NDF - Le parole vivono in un eterno<br />

letargo e risveglio, scrutarle attraverso<br />

la lente della loro etimologia è un modo,<br />

ma non il solo, per avvicinarle. Per usar -<br />

le bene, scoprendone il senso riposto,<br />

bisogna prima ottenere un certo livello<br />

di osmosi con la cosa o l’azione che rappresentano.<br />

A volte, può assomigliare a<br />

uno stato di veglia sospesa. Capita di<br />

capirle veramente solo quando si concatenano<br />

con altre parole-immagini. Un<br />

processo senza fine né direzione prestabilita.<br />

MF - Uno stato di necessità ha portato<br />

in Europa e in diverse parti del mondo<br />

alla diffusione di un vocabolario internazionale<br />

comune sempre più abbondante.<br />

È il prodotto dei contatti che<br />

intercorrono tra le lingue e le popolaziolano.<br />

È legittimo sentire il bisogno di<br />

aprirsi a nuove esperienze espressive.<br />

Possiamo riconoscere e lasciare andare<br />

con serenità d’animo le cose, le consuetudini<br />

che hanno fatto il loro tempo.<br />

Conservare la propria memoria storica,<br />

pur senza indulgere a vane passioni nostalgiche<br />

e passatiste, consentirà di<br />

capire meglio come interpretare linguisticamente<br />

la fiumana di mutamenti in<br />

atto. Non possiamo certo avere la presunzione<br />

di porci sulla stessa lunghezza<br />

d’onda di Giacomo Leopardi, che notava<br />

nello Zibaldone: “La lingua italiana ha<br />

un’infinità di parole ma soprattutto di<br />

modi che nessuno ha peranche adoperati.<br />

Ella si riproduce illimitatamente<br />

nelle sue parti. Ella è come coperta tutta<br />

di germogli, e per sua propria natura,<br />

pronta sempre a produrre nuove maniere<br />

di dire”. Pur tuttavia, anche noi, nel<br />

nostro piccolo, possiamo continuare a<br />

coltivare i germogli della nostra stella<br />

alpina.<br />

©Georg Erlacher<br />

FUOR ASSE 101

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