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FuoriAsse #19

Officina della cultura

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©Peter Kertis<br />

i suoi caratteri si vanno precisando sempre<br />

di più: una goffaggine innata o voluta,<br />

una semplicità che svolta con naturalezza<br />

nell’artificio e nel ghirigoro […]<br />

L’ambizione è di una prosa impalpabile,<br />

“flou”, che riempia il quadro di tante minuzie,<br />

svogliatamente, a un modo retrattile<br />

che non è nemmeno descrittivo, nemmeno<br />

impressionistico. Più che mai, oggi<br />

come un quarto di secolo fa, Benedetti<br />

inorridirebbe alla sola idea di “raccontare”.<br />

Pena la volgarità, qualsiasi struttura<br />

romanzesca è impensabile, i fatti non si<br />

possono riferire. Si possono insinuare,<br />

evocare, suggerire» 2 .<br />

Forse, allora, la chiave di volta per cercare<br />

di capire perché Benedetti sia stato<br />

estromesso dal cosiddetto “canone”, e<br />

comunque perché non sia stato più riproposto<br />

dalle maggiori case editrici (ma<br />

qui la questione appare subito diversa),<br />

va cercata proprio nelle scelte stilistiche<br />

e formali da lui predilette: assenza pressoché<br />

costante di una trama; indugio<br />

ripetuto su dettagli minimi, quando addirittura<br />

evanescenti; periodare prevalentemente<br />

articolato e raramente breve.<br />

Questi presunti “difetti”, che peraltro<br />

sono ben lungi dall’essere stati approfonditamente<br />

analizzati da parte della critica<br />

più vicina ai giorni nostri, hanno fatto<br />

perdere di vista il pregio maggiore della<br />

narrativa benedettiana, ovvero quel potente<br />

lirismo fondato sulla nitidezza dell’immagine<br />

e sulla creazione di personaggi<br />

che nel loro “discostarsi”, alla maniera<br />

anche indicata da Garboli, restano però<br />

indimenticabili, come quell’autobiografico<br />

ciclista rappresentato nel racconto Il<br />

prato (1942), che fu considerato da Contini<br />

come uno degli «eccellenti del<br />

secolo».<br />

2 Cesare Garboli, Arrigo Benedetti. Un caso tragico, in La Fiera Letteraria, n. 13, 28 marzo 1968.<br />

FUOR ASSE<br />

21<br />

Il rovescio e il diritto

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