FuoriAsse #19
Officina della cultura
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to e muri e diventa libertà».<br />
Non esiste musica cattiva così come non<br />
esiste l’uomo cattivo tout court, sono con -<br />
vinto che l’uomo sia fondamentalmente<br />
buono e generoso mentre guerra e ideologie<br />
discriminatorie lo abbrutiscono; la<br />
musica scritta in cattività ci ricorda che<br />
l’uomo è buono anche perché, se da una<br />
parte c’era il deportato che scriveva musica,<br />
dall’altra doveva esserci l’ufficiale<br />
che glielo consentiva passandogli carta,<br />
dispensandolo da lavori pesanti, fornendogli<br />
strumenti musicali e razioni supplementari<br />
di cibo.<br />
La musica non livella dall’alto verso il<br />
basso, non discrimina ma ingloba e tutto<br />
comprende (dal latino comprehendo,<br />
prendere con sé); bisogna considerare la<br />
musica creata in cattività dal 1933 al<br />
1953 come un unico linguaggio, ovunque<br />
essa sia stata concepita in qualunque<br />
tipologia di cattività.<br />
Per tale ragione la ricerca deve altresì<br />
includere la musica creata da tedeschi<br />
nei Campi aperti dagli Alleati, perché<br />
la memoria storica può anche essere<br />
non condivisa ma deve necessariamente<br />
essere onnicomprensiva; come racconta<br />
Yehuda Pagliara, nell’Arca di Noè c’erano<br />
animali domestici, selvatici, feroci e<br />
persino insetti (solo gli animali acquatici<br />
erano esclusi, essendosi trovati nel loro<br />
elemento con il Diluvio), tutti dovevano<br />
condividere la salvezza a prescindere dal -<br />
la loro natura.<br />
Bisogna non soltanto recuperare ma<br />
altresì riparare questo patrimonio musicale<br />
affinché sia integralmente restituito<br />
all’Umanità e possa riacquistare il posto<br />
che gli spetta nella Storia della Musica;<br />
occorre altresì guardarsi da nani, giocolieri<br />
e ballerine del circo sempre aperto<br />
di chi scopre in questa materia spazio<br />
utile per disgustosi protagonismi.<br />
È stato difficile far tacere questi individui;<br />
soltanto il genere umano è legittimo<br />
proprietario e beneficiario di questa letteratura,<br />
nessuno può attribuirsi paternità<br />
allo stesso modo in cui vanno riconosciuti<br />
sforzi e sacrifici di chi ha veramente<br />
messo se stesso al servizio di<br />
questa ricerca.<br />
La ricerca musicale concentrazionaria<br />
non è antologica, non procede per scelte<br />
né tramite filtri e pertanto capolavori<br />
musicali coesistono con opere di livello<br />
mediocre, poiché tutte provengono da<br />
coordinate logistiche e umanitarie particolari<br />
quali la cattività; il musicista crea<br />
a prescindere, il logoramento fisico non<br />
corrisponde a quello intellettuale, anzi è<br />
inversamente proporzionale.<br />
Esiste una energia che spinge i musicisti<br />
a far musica dinanzi al baratro della<br />
morte come i musicisti del Titanic che<br />
suonarono sino a poco prima che il tran -<br />
satlantico affondasse; mentre l’Europa<br />
affondava, i musicisti componevano e<br />
suonavano perché spettava loro salvaguardare<br />
la civiltà.<br />
Da Ghetti, Lager e Gulag sono pervenute<br />
numerose opere incomplete, lacunose<br />
e che presumibilmente necessitavano di<br />
ulteriori limature e ritocchi che la cattività<br />
o tragico destino dei loro autori ha<br />
reso impossibile; la stessa mano che sal -<br />
vò gli ultimi manoscritti di Kafka, le ultime<br />
opere di Chopin (destinate alla distruzione<br />
per sua volontà), che fermò<br />
chi voleva bruciare l’Eneide di Virgilio<br />
ha messo in salvo Der Kaiser von Atlantis<br />
di Viktor Ulmann, Sinfonia n.8 di<br />
Ervin Schulhoff e altre opere non completate<br />
dai loro autori, capolavori musicali<br />
a prescindere dal livello di revisione.<br />
Come una cattedrale agli occhi di un<br />
architetto rivela segreti e codici invisibili<br />
alla maggior parte della gente, così una<br />
partitura scritta in cattività rivela verità<br />
storiche diversamente difficili da trasmettere<br />
tramite diari o lettere; c’è chi<br />
cerca le ossa dei dinosauri (residuo di<br />
FUOR ASSE 66 Musik Macht Frei