FuoriAsse #19
Officina della cultura
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Allungare<br />
lo sguardo<br />
di Mauro Tomassoli<br />
Rainald Goetz<br />
©Gigi Galli<br />
«Non aspiriamo nient'altro che numeri e<br />
cifre, e di essi, ormai, possiamo soltanto<br />
supporre che siano la natura», fa dire<br />
Thomas Bernhard all'allucinato, monologante<br />
principe Saurau di Perturbamento.<br />
E sarebbe, se si volesse assegnargliene<br />
una di matrice libresca, una calzante<br />
epigrafe per il romanzo Johann Holtrop.<br />
Ascesa e declino del pluripremiato scrittore<br />
bavarese Rainald Goetz, primo del<br />
suo autore ad essere pubblicato in Italia.<br />
Il tema più intrinseco del libro, vincitore<br />
2015 del prestigioso premio letterario<br />
Georg-Büchner-Preis e adesso edito in<br />
Italia da Fazi, è a grandi linee quello<br />
enunciato dal principe Saurau: il parossismo<br />
di “numeri e cifre”, del fumo venduto<br />
a peso d'oro, nell'ambiente di sfrenato,<br />
scervellato capitalismo in cui si<br />
muovono i personaggi; e la natura sempre<br />
più distante dall'uomo: la natura dell'uomo,<br />
anche.<br />
Siamo nella Germania post-unificazione;<br />
una Germania - parte del libro si svolge<br />
nella ex DDR - percorsa da una cupa fre-<br />
nesia di rinnovamento (delirio del Nuovo<br />
Totale), in cui fruttificano i semi dello<br />
smemoramento storico. Johann Holtrop<br />
è uno scaltro golden boy, anche se in<br />
senso non strettamente anagrafico, della<br />
new economy anni '90. Amministratore<br />
delegato della Assperg spa, colosso finanziario<br />
del settore multimediale, ha<br />
scalato la gerarchia aziendale con marziale<br />
determinazione fino al trono sul<br />
quale lo troviamo assiso, uomo di mezza<br />
età, ormai ossificato in quella spericolata<br />
prassi di potere che ha decretato la sua<br />
fortuna e nella cui ottica l'economia è<br />
una deviata e selvaggia forma d'arte, «un<br />
ampio e meraviglioso spazio di libertà<br />
planetaria per ogni spirito avventuroso».<br />
È un avventuriero, appunto, Johann<br />
Holtrop; un Barry Lyndon moderno, verrebbe<br />
da dire, ma privo di alone romantico,<br />
fuori da quello che gli viene dall'essere<br />
stato – ce ne informa fuggevolmente<br />
l'autore – un aspirante scrittore; e privo<br />
anche di rilievo drammatico, almeno nella<br />
prima parte del libro, in cui Holtrop<br />
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