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FuoriAsse #19

Officina della cultura

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tempo un’illusione ottica. Sulle prime il<br />

lettore potrebbe pensare di avere a che<br />

fare con una guida vera e propria, come<br />

se il giro del mondo fosse un itinerario<br />

prestabilito. Pensandoci bene, però, ci si<br />

accorge che ogni giro del mondo è un’avventura<br />

unica e non ripetibile, esattamente<br />

come il giro che ognuno fa attorno<br />

alla propria vita. Di conseguenza diventa<br />

chiaro che il mio racconto dei due<br />

amici che decidono di partire per il giro<br />

del mondo a bordo di una vecchia Renault4<br />

è una fiction, e per la precisione<br />

un’autofiction, una narrazione che spec -<br />

chia se stessa, e si prende pure in giro (il<br />

giro del mondo è anche un prendersi in<br />

giro). A un certo punto il narratore – da<br />

non confondersi con l’autore del libro –<br />

si chiede addirittura se non esista<br />

un’analogia tra la guida turistica e il<br />

romanzo di formazione: «la guida stende<br />

una rete e imbraca gli spazi non diversamente<br />

da quanto un romanzo fa con<br />

la vita dei suoi eroi: si potrebbe quasi<br />

concludere che i romanzi sono i baedeker<br />

del tempo». Se questa analogia<br />

esiste, ho cercato di muovermi in direzione<br />

contraria. Come scrive Enrique<br />

Vila-Matas: «Se non sappiamo cos’è la<br />

vita, perché un romanzo dovrebbe essere<br />

più chiaro?»<br />

MG - Un viaggio fra Europa, Africa, Sud<br />

America, Caraibi e Asia che si trasforma<br />

in un piccolo omaggio a Magellano, il<br />

quale nel romanzo è sempre presente,<br />

seppure appaia saltuariamente, quasi a<br />

voler dire: cosa c’è di meglio di un viaggio<br />

per mare per parlare di prove, di<br />

ostacoli da superare, di scoperte, di nascite<br />

e rinascite. In fondo, nell’affrontare<br />

un giro del mondo si diventa “viaggiatori”,<br />

termine, quest’ultimo, che si traduce<br />

nella facoltà di entrare nei “luoghi” per<br />

viverli profondamente, attraversarli per<br />

arricchirsi di nuove esperienze.<br />

Esperienze che immancabilmente provocano<br />

un cambiamento. Vuoi parlarce-<br />

ne?<br />

ND - Magellano è effettivamente lo spirito<br />

guida del romanzo, l’eroe del passato<br />

di cui i miei due improbabili donchisciotte<br />

odierni sono la versione comica.<br />

Il suo viaggio, definito da Stefan Zweig<br />

«l’impresa più straordinaria mai compiuta<br />

da un uomo», mi pare davvero la<br />

quintessenza del viaggiare. Solo contro<br />

tutti, Magellano trovò la conferma delle<br />

sue ipotesi astrologiche a forza di sbagliare<br />

calcoli, avanzando nel buio verso<br />

una meta ignota; ma quando scoprì di<br />

essere arrivato, e dove, in quel preciso<br />

momento il viaggio della sua vita finì.<br />

Senza arrivare a tanto, è vero che noi<br />

uomini del terzo millennio facciamo con -<br />

fusione tra turismo e viaggio. È soprattutto<br />

una questione di conoscenza; il<br />

turista sa sempre dove andare e perché<br />

ci andrà; il viaggiatore viene nei luoghi<br />

per capire perché ci è venuto.<br />

©Nanni Delbecchi<br />

FUOR ASSE<br />

33<br />

Riflessi Metropolitani

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