FuoriAsse #19
Officina della cultura
Officina della cultura
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
La memoria è nascosta dentro l’uomo: la libertà<br />
di Antonio Nazzaro<br />
©Benjamim Leandro Medeiros<br />
Incontro il poeta venezuelano Santos<br />
Lopez nella sua casa di Caracas. Il<br />
poeta, uno dei massimi rappresentanti<br />
della poesia del paese mi viene incontro:<br />
è un uomo corpulento con un ciuffo di<br />
barba che pende dal mento che la signora<br />
di servizio, sorridendo, trasforma in<br />
treccia, cosicché i tratti del suo volto tra<br />
indigeno e bianco assumono un tocco<br />
d’India.<br />
Non c’è da sorprendersi: Santos è un<br />
poeta sciamano. A differenza degli autori<br />
a lui contemporanei, lanciati negli<br />
anni ’80 attraverso il gruppo Trafíco e<br />
Guaire alla costruzione di una poesia<br />
urbana, lui rispondeva con la ricerca del<br />
trascendente, dell’espansione dell’anima,<br />
per poi approdare attualmente a<br />
una poesia che non è solo testo o forma<br />
letteraria, ma parte da un agire interiore,<br />
esoterico, dove la poesia spesso non<br />
arriva dalla ragione ma dall’irrazionale,<br />
dallo stato di trance.<br />
Proprio per quest’aspetto della poesia di<br />
Santos Lopez di riunire le diverse forme<br />
linguistiche che si mescolano nel sangue<br />
e nella cultura dell’America Latina,<br />
abbiamo chiesto come si vive la memoria<br />
nella poesia venezuelana.<br />
La memoria sono i morti. E la nostra<br />
anima ha un piede nella vita e l’altro nella<br />
morte. L’esperienza della nostra memoria<br />
passa quindi attraverso la comunicazione<br />
con i nostri antenati indios, neri e<br />
bianchi; riconoscere questo è fondamentale<br />
per ogni poeta che sempre ha cercato<br />
la comunicazione o il legame come ha<br />
potuto. E in ciò che è vivo troviamo il presente<br />
o l’istante ed inoltre l’occulto, chiamatelo<br />
incosciente; il problema è che<br />
l’incosciente non è memorizzabile nonostante<br />
che lo stesso sia una memoria non<br />
cosciente molto ben nascosta, ma che ci<br />
provoca istinti, emozioni e comportamenti.<br />
La creazione poetica ha legami con i<br />
morti; o meglio, con qualcosa che muore;<br />
FUOR ASSE<br />
57<br />
Redazione Diffusa